Sebbene l’ozonoterapia sia da tempo conosciuta in ambito medico, la sua applicazione all’odontoiatria rappresenta oggi una delle innovazioni più promettenti della disciplina. Grazie all’evoluzione delle tecnologie, in particolare all’impiego dell’acqua ozonizzata, questa metodica naturale e non invasiva si sta rivelando una risorsa preziosa in numerosi trattamenti: dalle estrazioni dentarie all’implantologia, dalla prevenzione della carie al trattamento della parodontite, fino al miglioramento dell’estetica dentale e del volto. Ma cosa rende davvero efficace questa tecnica? E perché sta attirando l’attenzione anche a livello internazionale? In questa intervista il dott. Giulio Papa, odontoiatra e pioniere della ricerca sull’uso dell’ozono in odontoiatria, ci guida alla scoperta di una rivoluzione terapeutica capace di ridurre drasticamente il ricorso ai farmaci e di migliorare concretamente il benessere dei pazienti. Un’innovazione tutta italiana che oggi fa scuola anche in Europa.
di Roberta Imbimbo

Dott. Papa, in cosa consiste l’ozonoterapia applicata all’odontoiatria?
L’ozonoterapia consiste nell’utilizzo dell’ozono – un gas presente in natura, derivato dall’ossigeno, che respiriamo in tracce ogni giorno – a scopo terapeutico. In ambito odontoiatrico, la sua azione si basa su tre proprietà fondamentali: è un potente antibatterico, antivirale e antifungino; stimola la rigenerazione dei tessuti e migliora l’ossigenazione cellulare; ha un forte effetto antinfiammatorio e analgesico. Questo lo rende uno strumento straordinariamente versatile, che possiamo utilizzare in chirurgia orale (come nelle estrazioni o negli interventi implantari), per la prevenzione della carie, nel trattamento della parodontite, e persino per migliorare l’estetica dentale e del volto.
Quali sono i reali vantaggi per i pazienti?
Il principale vantaggio, che ritengo fondamentale, è che si tratta di una terapia completamente naturale. L’ozono, sotto forma di gas o – oggi – di acqua ozonizzata, non provoca alcuna reazione allergica. Questo significa che può essere utilizzato su qualunque paziente: bambini, anziani, persone con patologie croniche o allergie. È sicuro, privo di effetti collaterali e senza limiti di frequenza d’uso. Inoltre, agisce in modo mirato, riducendo dolore, infiammazione e gonfiore post-trattamento. Il paziente guarisce prima, soffre meno e non deve ricorrere a medicinali come antibiotici o antinfiammatori, che spesso comportano problematiche a livello sistemico.
Qual è stata la risposta dei pazienti?
La risposta è sempre stata straordinariamente positiva. Nella mia esperienza clinica — sono oltre 15 anni che mi occupo di ozonoterapia — ho avuto un riscontro straordinario in termini di soddisfazione e fiducia. I pazienti si sentono più tranquilli, meno stressati, più coinvolti in un percorso di cura che percepiscono come rispettoso del loro organismo. Anche la letteratura scientifica internazionale è sempre più ricca di pubblicazioni che ne certificano i risultati, con dati clinici solidi e riproducibili. In sostanza, la terapia funziona, ed è ben accolta.
E dal punto di vista tecnologico, come si è evoluta l’ozonoterapia?
All’inizio, l’ozono veniva utilizzato sotto forma di gas puro, un metodo efficace ma con alcune limitazioni pratiche e di gestione. Grazie a una proficua collaborazione con diverse aziende del settore biomedicale, siamo riusciti a fare un importante passo avanti: oggi utilizziamo l’ozono disciolto in acqua, generando acqua ozonizzata ad altissima purezza. Questa forma è estremamente stabile, sicura e priva di qualunque controindicazione. L’acqua ozonizzata può essere utilizzata senza alcun rischio per il paziente. È l’evoluzione ultima di questa tecnica, e sta rivoluzionando il modo di operare in odontoiatria, rendendo i trattamenti non solo più efficaci, ma anche più sicuri, semplici da eseguire e completamente privi di rischi per il paziente.

Lei ha anche sviluppato una nuova tecnica chirurgica. Ce ne parla?
“ONE SHOT” è il nome di una tecnica chirurgica innovativa che ho messo a punto, basata sull’utilizzo esclusivo di acqua ozonizzata in un’unica seduta operativa. Il concetto alla base è semplice ma rivoluzionario: concentrare il trattamento in un solo appuntamento, evitando totalmente l’uso di farmaci (antibiotici, cortisonici, analgesici), grazie all’azione combinata dell’ozono e di protocolli chirurgici mini-invasivi. Il risultato è un trattamento efficace, rapido, indolore, e con tempi di guarigione notevolmente ridotti. È una metodologia che si adatta benissimo alla moderna odontoiatria, che oggi deve essere sempre più efficiente, sostenibile e centrata sul benessere del paziente.
In conclusione, possiamo dire che l’ozonoterapia è destinata a cambiare il volto dell’odontoiatria?
Assolutamente sì. È una metodologia sicura, naturale e già ampiamente validata, che mette al centro la salute del paziente e punta a ridurre l’uso – spesso eccessivo – di farmaci. È una rivoluzione silenziosa, ma profonda: apre le porte a una nuova odontoiatria, più naturale, più sicura, e finalmente su misura per ogni paziente.






















































