Studio DentalSi, l’eccellenza al servizio dei pazienti

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L’autorevole punto di vista del dott. Santoro sul trattamento dei disturbi temporo-mandibolari

I Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (DTM), che in Italia colpiscono circa il 12% della popolazione ed il 33 % presenta almeno un sintomo , comprendono una varietà di situazioni cliniche che oltre ad influenzare negativamente la masticazione, la deglutizione e la postura, danno origine a dolori dentali, articolari, muscolari e cervicali; infatti la stretta correlazione dell’ATM con le strutture muscolo-articolari della testa e del collo e con l’assetto posturale dell’intero corpo porta a definirli anche Disordini Cranio-Cervico-Mandibolari (DCCM). “Grazie ad un’accurata valutazione clinica e diagnostica, oggi lo specialista è in grado di valutare l’entità di tali “disturbi” e di prescrivere il trattamento terapeutico più idoneo al raggiungimento delle condizioni ottimali” asserisce il dott. Domenico Santoro, titolare del prestigioso Studio DentalSi di Marcianise, centro d’eccellenza nella salute orale, garanzia di prestazioni odontoiatriche accurate ed efficaci, degne dei più alti standard di qualità.

Dott. Santoro, come vengono diagnosticati tali disturbi?

Effettuando un’accurata valutazione clinica e diagnostica dell’occlusione dei denti, della funzionalità dell’Articolazione Temporo-Mandibolare (presenza di rumori o di blocchi), dell’ analisi dei movimenti di escursione mandibolare, della muscolatura masticatoria e cervicale, e di alcuni aspetti posturali del paziente. Solo dopo un quadro clinico completo è possibile stabilire la causa dei sintomi e successivamente la terapia più efficace. Tecnologicamente all’avanguardia, il mio studio è dotato di uno strumento digitale altamente innovativo, un particolare elettromiografo di ultimissima generazione, in grado di rilevare in maniera semplice, rapida, non invasiva ed in modo innocuo, i parametri scientifici del bilanciamento occlusale con relativa misurazione dell’attività dei muscoli masticatori. I dati così acquisiti forniscono informazioni preziose per il benessere del paziente, non rilevabili con i metodi tradizionali di analisi.

Sulla base di tali informazioni, lei è in grado di predisporre la terapia più efficace?

Assolutamente sì! Generalmente l’approccio terapeutico prevede terapie mio-funzionali della deglutizione, fisioterapiche e a volte farmacologiche, finalizzate alla riduzione del dolore, al miglioramento della limitazione funzionale e al rallentamento della progressione della patologia. Nei casi più gravi può rendersi necessaria l’applicazione di dispositivi, come bite terapeutici o placche di svincolo, in grado di impedire ai denti inferiori e superiori di articolarsi in modo disfunzionale. La precisione di costruzione e l’adattamento intraorale personalizzato  sono tuttavia fondamentali ai fini del risultato: questo è il motivo per il quale occorre rivolgersi solo a professionisti esperti in grado di personalizzarli in base alle esigenze del singolo paziente. L’autodiagnosi (in farmacia si possono acquistare bite preformati e auto modellanti ad un modico costo) può a volte  peggiorare il proprio stato di salute!

di Roberta Imbimbo

Per maggiori info:

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