L’arte della settorinoplastica

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Il dott. Enrico Foresta, noto Specialista in Chirurgia Maxillo Facciale di Roma, illustra le ultimissime frontiere in questo campo

Dott. Foresta, quali qualità sono richieste oggi ad un buon chirurgo?

Da sempre il naso ha un ruolo importantissimo nell’armonia facciale e nella bellezza umana. Per una buona riuscita dell’intervento, bisogna quindi tenere in considerazione diversi aspetti fondamentali: i lineamenti del volto, le sue dimensioni, il taglio degli occhi, lo spessore della cute e la grandezza delle labbra. Ogni naso ovviamente è diverso dall’altro, così ogni caso rappresenta una sfida nuova. E se fino a qualche decennio fa si ricorreva a questo tipo di intervento per motivi prettamente estetici, oggi un buon chirurgo deve valutare anche e soprattutto la funzionalità dell’organo: i due aspetti non possono quindi essere scissi!

La procedura interventistica finalizzata alla modifica degli aspetti funzionali ed estetici del naso è oggi più affidabile e predittiva rispetto al passato. Quali le ultime frontiere in questo campo?

Oggi esistono due diverse scuole di pensiero. Nell’approccio c.d. chiuso le incisioni vengono eseguite all’interno del naso e la scheletrizzazione avviene “a cielo chiuso”; in questo caso la riuscita dell’intervento è affidata alla sensibilità tattile del chirurgo ed alla sua esperienza. Con la tecnica aperta, viceversa, alle incisioni all’interno del naso si associa una piccola cicatrice esterna che diventerà invisibile nel corso del tempo. In questo caso la scheletrizzazione avviene “a cielo aperto”: il chirurgo vede il difetto e lo modifica. Da anni ormai si discute su quale possa essere la tecnica migliore. In realtà la differenza la fanno la bravura, l’esperienza e il gusto estetico del chirurgo.

Per maggiori info: www.forestarhinoplasty.it dottenricoforesta@gmail.com

di Roberta Imbimbo