Le patologie della famiglia

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Laureato in Giurisprudenza all’Università di Bari nel 1974, nel 1991 l’Avv. Luciano Smaldino si è laureato in diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Dopo aver frequentato il corso rotale presso il Vaticano, nel 1994 ha conseguito il titolo di avvocato rotale con abilitazione al patrocinio avanti la Rota Romana e al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Dal 2009 è patrocinante in Cassazione. Oggi, esercita la propria attività con professionalità e competenza, occupandosi principalmente di diritto civile, familiare, canonico ed ecclesiastico ed offrendo assistenza sia in sede giudiziale che stragiudiziale su tutto il territorio italiano.

di Roberta Imbimbo

Avv. Smaldino, quanto è importante la famiglia oggi?

Moltissimo: è la formazione sociale per eccellenza che assume ruoli educativi molto delicati riguardanti la trasmissione dei valori sociali e l’integrazione dei suoi membri all’interno della società in cui è destinata a vivere. Tale istituto si è evoluto nel tempo moltiplicando le sue forme identitarie: la nascita di istanze individualistiche e libertarie anche nei costumi hanno infatti portato alla formazione di rapporti familiari al di fuori del modello tradizionale strutturato dall’organizzazione statale o della Chiesa. Ed oggi, all’alba del terzo millennio, alla famiglia naturale e giuridica, fondata sull’indissolubilità del matrimonio e sulla centralità dei figli, si affiancano, nel quadro di una progressiva ed inarrestabile evoluzione, altri tipi di famiglie: quelle non fondate sul matrimonio (unioni di fatto), la famiglia delle nazioni e quella globale. Lo scontro attuale è tra l’individualità e la collettività: mentre in passato l’istituzione prevaleva sull’individuo, oggi si cerca di privilegiare l’individualità dei suoi componenti anche nei confronti della stessa collettività.

Quali sono le principali difficoltà/patologie che deve affrontare la famiglia nel mondo attuale?

Se la famiglia naturale da sempre fa fronte ad eventi imprevedibili che minacciano la sua stabilità e il benessere dei suoi componenti, oggi queste condizioni sono strettamente legate alla dinamica societaria (l’influenza di quest’ultima sulle famiglie diventa ogni giorno più forte e cogente), all’informazione totale e digitale, all’instabilità del mercato, alla precarietà del lavoro e alla conseguente impossibilità di fare progetti futuri. La capacità della famiglia di uscire indenne dalle sfide dirompenti e dissolutive di una società sempre più globalizzata è oggi fortemente messa in discussione. Compito degli avvocati è dunque quello di impedire che tali processi patologici possano portare all’evaporazione della famiglia stessa, soggetto fragile quanto prezioso perché luogo di relazioni dirette e irriproducibili. In che modo? In ambito civile, ad esempio, qualora il divorzio dei coniugi sia inevitabile, è meglio intervenire chirurgicamente per regolarne la disgregazione in modo da trovare un accordo sulle questioni economiche, l’assegnazione della casa e l’affidamento dei figli. In materia canonica, La Sacra Rota accoglie la richiesta di annullamento del matrimonio religioso solamente in alcuni casi tassativamente previsti dalla legge. Ma la Chiesa, grande maestra di umanità, ben consapevole che è meglio prevenire l’insorgenza di tali patologie, si sta sempre più concentrando su un’azione di sensibilizzazione dei futuri coniugi sulle finalità essenziali del matrimonio (fedeltà, procreazione e indissolubilità del vincolo religioso).