Nel panorama dell’edilizia italiana, pochi settori hanno vissuto un’evoluzione così rapida quanto quello dei sistemi prefabbricati per il foro finestra. Alpacom, azienda familiare giunta alla terza generazione, ha accompagnato questo cambiamento fin dagli anni ’70, evolvendosi da realtà artigianale a leader nell’innovazione tecnologica. A guidare oggi l’azienda è la Dott.ssa Alice Carollo, che porta avanti l’eredità del nonno e dei genitori con una visione chiara: coniugare innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa, per rendere sempre più l’azienda di famiglia un’eccellenza innovativa e future-oriented.

di Roberta Imbimbo

Dott.ssa Carollo, Alpacom è un’azienda che affonda le radici negli anni ’70. Come è nata la vostra storia?

La storia di Alpacom è, prima di tutto, una storia di famiglia. Tutto ha avuto inizio negli anni ’70, quando mio nonno pose le basi dell’impresa ispirandosi a tre valori che ancora oggi ci guidano: qualità, innovazione e servizio. Negli anni successivi, i miei genitori hanno proseguito quel percorso con la stessa passione e determinazione, consolidando la visione originaria. Oggi, con la terza generazione, guardiamo al futuro con lo stesso spirito pionieristico di allora. È proprio questa continuità di visione che ci ha permesso, nel tempo, di trasformarci da piccola realtà artigianale a industria strutturata e innovativa, capace di investire in tecnologia, ricerca e sviluppo.

In che modo il settore dell’edilizia è cambiato nel corso degli anni?

All’epoca il settore era molto diverso: le normative erano quasi assenti, i cantieri richiedevano ingegno e ogni progetto era una sfida. Con il passare del tempo, però, l’edilizia è cambiata profondamente, spingendoci a evolvere insieme al mercato e ad adattarci alle nuove esigenze costruttive. Oggi gli edifici sono più sicuri e più performanti dal punto di vista termico e acustico, e l’innovazione è diventata un elemento imprescindibile. Grazie a materiali sempre più evoluti, siamo in grado di ridurre la dispersione termica e migliorare l’isolamento acustico. Il nostro impegno è da sempre quello di anticipare le tendenze, ricercando soluzioni tecnologicamente avanzate e rispettose dell’ambiente. Questa attenzione costante ci ha permesso, nel tempo, di ottenere prestigiosi riconoscimenti e di ampliare in modo significativo la nostra presenza sul mercato.

Qual è il vostro prodotto principale?

Il nostro core business è la produzione del monoblocco prefabbricato per il foro finestra. In pratica, realizziamo l’imbotte che contiene la tapparella di casa: il sistema include isolamento termoacustico e materiali altamente innovativi. È un elemento strategico per l’efficienza energetica di un edificio, che va progettato e realizzato con la stessa attenzione che si dedica alla facciata o al tetto. Il nostro obiettivo è chiaro: semplificare il lavoro dei professionisti dell’edilizia, offrendo soluzioni prefabbricate ad alto comfort abitativo che garantiscano prestazioni energetiche elevate e un concreto beneficio per chi vive la casa.

Recentemente avete lanciato un nuovo prodotto innovativo, VMC Salus. Di cosa si tratta e come si inserisce nel percorso di crescita aziendale?

Il recente lancio di VMC Salus segna un ulteriore passo nell’evoluzione dei sistemi prefabbricati Alpacom. Si tratta di una Ventilazione Meccanica Controllata che ricambia costantemente l’aria degli ambienti domestici, restituendo aria pura e salubre da respirare. Grazie a questa tecnologia innovativa, la qualità dell’aria interna rimane costante, l’umidità è bilanciata e gli ambienti risultano più freschi e confortevoli. Non solo benessere: VMC Salus contribuisce anche all’efficienza energetica dell’edificio. Riduce le dispersioni di calore, consuma poco e migliora la classe energetica complessiva. Abbinata al monoblocco coibentato Alpacom, la VMC Salus garantisce il massimo comfort abitativo, un corretto ricambio d’aria e prestazioni energetiche elevate, confermando la missione dell’azienda: coniugare innovazione, sostenibilità e benessere all’interno degli edifici moderni.

A tal proposito, quanto è importante per voi il tema della sostenibilità?

È centrale. Per noi non significa solo rispettare normative, ma progettare soluzioni che riducano concretamente l’impatto ambientale degli edifici. Utilizziamo materie prime ecologiche, riciclabili e a basso impatto ambientale, capaci di garantire prestazioni elevate e lunga durata. I nostri sistemi prefabbricati riducono la dispersione termica, migliorano l’efficienza energetica e integrano tecnologie come la VMC, che assicurano aria più salubre e minori sprechi. Applichiamo inoltre criteri ESG nella gestione aziendale, puntando su efficienza produttiva, riduzione dei rifiuti e ottimizzazione dei consumi. Le certificazioni ISO 9001 e ISO 45001 testimoniano infine un impegno concreto che genera valore per clienti, comunità e ambiente, consolidando la reputazione di Alpacom come esempio di impresa responsabile.

Quali sono i vostri punti di forza rispetto ai concorrenti?

L’esperienza maturata in oltre 70 anni di attività ci ha permesso di conoscere a fondo il quadro normativo sugli isolamenti e i requisiti necessari per operare anche negli appalti pubblici, comprese le certificazioni CAM. Oggi le regole sono sempre più restrittive e orientate alla tutela dell’ambiente: saperle leggere, interpretare e tradurle in processi produttivi efficienti e sostenibili è un vantaggio che non tutti possono vantare. Un altro nostro punto di forza è il capitale umano: un team giovane, competente e motivato, che affronta ogni sfida con entusiasmo e spirito di innovazione.


Come vede il futuro del settore?

Crediamo che l’innovazione continuerà a essere la chiave del successo, perché il mercato richiede sistemi sempre più performanti, sicuri e sostenibili. Solo chi investe con continuità in ricerca e sviluppo, come facciamo noi, può restare al passo con le nuove esigenze dell’edilizia moderna e garantire edifici efficienti e rispettosi dell’ambiente. In un contesto in continua evoluzione, Alpacom dimostra che innovare non significa solo sviluppare tecnologie, ma saper guardare lontano, con visione e coraggio — costruendo il futuro, un foro finestra alla volta.