Napoli, Fisciano, Milano e Messina: tante le sedi Universitarie finite sotto accusa da parte di molti giovani, aspiranti matricole, che hanno denunciato numerose irregolarità nell’ultimo test di ammissione alla Facoltà di Medicina 2017. E che ora, non avendo raggiunto il risultato utile ad essere immatricolati, promettono battaglia giudiziaria. Il caso è stato affidato all’Avv. Pasquale Marotta, titolare del prestigioso omonimo studio legale di Caserta, esperto di diritto amministrativo, che da ben 25 anni offre ai propri assistiti consulenza giudiziale e stragiudiziale di altissimo livello. Uso di telefoni e altri supporti informatici in aula durante la prova; utilizzo di penne di riserva per proseguire la prova oltre la conclusione della stessa; violazione dell’anonimato nello svolgimento del test: alcune di tali irregolarità sono state addirittura filmate da foto e video amatoriali, ora al vaglio del TAR Lazio. All’interno del ricorso è stata inoltre evidenziata la violazione dell’art. 4 della legge n. 264/99, secondo il quale l’ammissione al corso di laurea in medicina è disposta “previo superamento di apposite prove di cultura generale, sulla base dei programmi della scuola secondaria superiore”. Orbene, la presenza di ben 20 quesiti di logica, materia che sicuramente non rientra nei programmi dei vari licei, ha inficiato il risultato della prova degli studenti. Il ricorso riporta infine quella che è l’ambiguità e la natura non inedita di alcune domande, già pubblicate su vari manuali di preparazione all’esame. Per tutti i 450 ricorrenti lo Studio Marotta chiede l’immatricolazione in sovrannumero.
Per maggiori info (avv.pasqualemarotta@libero.it) (www.avvocatopasqualemarotta.it)
di Roberta imbimbo