Nuove prospettive terapeutiche per il trattamento delle patologie proctologiche complesse sono finalmente una realtà, grazie ad un approccio innovativo basato sull’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali autologhe e degli esosomi che offrono ai pazienti soluzioni efficaci, mininvasive ed indolori. È una delle nuove frontiere della medicina rigenerativa, che è valsa al Dottor Marco Cosimi, chirurgo proctologo romano, il riconoscimento come “Eccellenza dell’Anno 2025 in Proctologia” nella categoria Healthcare & Pharma di Le Fonti Awards, prestigioso premio dedicato alle eccellenze italiane nei settori delle professioni, della consulenza ed imprese, di cui si è tenuta la XV Edizione lo scorso 13 marzo a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari a Milano.

Il professionista, Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti e poi specializzato in Chirurgia Generale, disciplina in cui è stato chirurgo presso la Divisione di Chirurgia generale dell’Ospedale S. Eugenio di Roma, non ha mai smesso di arricchire la propria competenza, come testimoniano le sue numerose  specializzazioni prese nel corso degli anni: nel 1990 in Chirurgia Generale presso la III° Clinica Chirurgica della Sapienza di Roma, nel 1995 ha concluso la specializzazione presso la Scuola di Chirurgia Vascolare nel Policlinico Gemelli di Roma. Inoltre, nel 2001 ha conseguito la specializzazione anche in Urologia  presso l’Università di Roma Tor Vergata. Una professionalità medico-scientifica diversificata che gli ha consentito di approcciare la fisiopatologia proctologica dai punti di vista più innovativi.

La procedura per prelevare le cellule staminali è semplice ed indolore per il paziente: viene infatti eseguita una lipoaspirazione modesta di circa 60 ml. circa di tessuto grasso sottocutaneo, mediante minima incisione cutanea, senza necessità di sutura chirurgica. Il tessuto adiposo viene trattato per aspirarne, tramite microcannula, esclusivamente la diluizione cellulare delle microscopiche cellule staminali, presenti tra le grandi cellule adipose che verranno invece elettivamente eliminate. «I progressi della ricerca garantiscono ai pazienti risultati migliori, rapidi e trattamenti non invasivi». Soltanto questa diluizione cellulare liquida staminale verrà inoculata nella zona danneggiata. «La tecnica – assicura Cosimi – è realmente e concretamente mininvasiva, permettendo al paziente di guarire anche dalle più ampie, croniche e profonde ragadi anali, fistole anali o fistole sacro coccigee in modo rapido e senza alcun dolore intra e post-operatorio. Infatti, le cellule staminali hanno per loro stessa vocazione biologica una fortissima azione antinfiammatoria ed antidolorifica. La procedura viene svolta in anestesia locale, senza necessità di ricovero ». «Le cellule staminali mesenchimali, una volta inoculate, iniziano a riparare rapidamente i tessuti anatomici danneggiati dalla patologia nel mentre bloccano il dolore stesso», prosegue Cosimi, citando «gli sviluppi della ricerca» che «hanno evidenziato l’importanza degli esosomi, le piccolissime particelle che dialogando con i tessuti biologici dei pazienti, trasportano piccoli tratti chiave bioattivi fino a 24 nucleotidi,  di DNA ed RNA , fondamentali per stimolare la guarigione e l’omeostasi cellulare locale». Gli esosomi prodotti dalle cellule staminali mesenchimali sono infatti in grado di modulare l’infiammazione, favorendo la riparazione dei tessuti  «Con l’avanzamento della ricerca medico scientifica – nota il chirurgo – queste tecniche sono diventate attualmente un pilastro della medicina rigenerativa, garantendo ai pazienti risultati soddisfacenti e rapidi. Le cellule staminali mesenchimali e gli esosomi da esse prodotti, offrono la terapia definitiva di patologie proctologiche già molto dolorose senza necessità di interventi chirurgici invasivi ed eliminando possibili complicazioni chirurgiche. In conclusione, l’approccio rigenerativo con le cellule staminali mesenchimali dei pazienti, rappresenta un significativo passo in avanti per la proctologia. Questi trattamenti sono efficaci, non invasivi, permettendo sempre una rapida ripresa di tutte le attività dei pazienti, garantendo qualità terapeutica ai pazienti sofferenti di ragadi anali, fistole anali o perianali e fistole sacro coccigee».

 

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