Negli ultimi anni, l’odontoiatria ha compiuto un salto evolutivo silenzioso ma profondo, grazie all’introduzione delle tecnologie digitali nella pratica quotidiana. Tra le innovazioni più significative, l’implantologia computer-guidata rappresenta oggi uno dei pilastri più solidi e sicuri della riabilitazione protesica, con risultati sempre più predicibili, minimamente invasivi e dall’elevato valore estetico. Ne parliamo con il Dott. Marco Marra, odontoiatra specialista in Implantologia e Implantoprotesi in Odontostomatologia, che da anni applica questa tecnica con eccellenti risultati.
di Roberta Imbimbo
Dott. Marra, come definirebbe oggi l’implantologia digitale?
La definirei una metodica moderna e altamente evoluta, che porta vantaggi concreti sia per il paziente che per il clinico. Grazie ai software di pianificazione 3D, oggi è possibile progettare l’intervento in modo virtuale, visualizzando in anticipo l’anatomia ossea e la posizione ottimale dell’impianto. Questo consente una chirurgia estremamente precisa, sicura e predicibile: elementi fondamentali per migliorare l’esperienza del paziente e il risultato clinico.
Lei parla spesso di “implantologia computer-guidata e protesicamente guidata”. Di cosa si tratta, esattamente?
E’ un approccio clinico estremamente avanzato e preciso, che coniuga pianificazione digitale e chirurgia mininvasiva, con l’obiettivo di garantire non solo il successo funzionale dell’impianto, ma anche un risultato estetico ottimale. Il percorso inizia con una progettazione virtuale pre-chirurgica, eseguita grazie a software dedicati che integrano dati clinici, impronte digitali e immagini radiologiche ottenute tramite CBCT (Cone Beam Computed Tomography, una TAC a fascio conico). Questo consente di posizionare virtualmente l’impianto nella zona anatomicamente più idonea e, soprattutto, nel punto esatto in cui la futura protesi avrà la sua massima integrazione estetica e funzionale. Una volta definita la pianificazione, si procede alla realizzazione di una dima chirurgica – una guida su misura, stampata in 3D – che consente di trasferire fedelmente in bocca ciò che è stato pianificato al computer. Questo passaggio è fondamentale perché assicura coerenza assoluta tra la progettazione digitale e l’esecuzione clinica. Grazie alla guida protesicamente guidata, l’impianto viene posizionato in modo da assicurare una perfetta emergenza della futura corona dentale rispetto alla gengiva, garantendo simmetria, armonia del sorriso e naturalezza del risultato. La digitalizzazione del processo implantare, quindi, non solo migliora l’efficienza e la sicurezza dell’intervento, ma rende possibile un’estetica protesica estremamente predicibile, personalizzata e duratura, elevando lo standard qualitativo dell’intero trattamento.
Quali sono i principali benefici per il paziente?
L’implantologia computer-guidata offre numerosi vantaggi, in particolare grazie all’impiego della tecnica Flapless, che consente l’inserimento dell’impianto senza incisioni né suture. Questa modalità, nota anche come “chirurgia a lembo chiuso”, è applicabile in pazienti che presentano condizioni anatomiche favorevoli a livello gengivale e osseo. In questi casi, infatti, è possibile evitare il sollevamento del lembo gengivale, realizzando soltanto un piccolo accesso (opercolo) attraverso la mucosa, mediante l’utilizzo di una guida chirurgica personalizzata, che dirige l’impianto nella posizione pianificata con estrema precisione. Rispetto alla chirurgia tradizionale, i benefici per il paziente sono evidenti: il trauma chirurgico è significativamente ridotto, con conseguente minimizzazione di sanguinamento, edema e dolore post-operatorio. L’assenza di punti di sutura e la ridotta manipolazione dei tessuti molli contribuiscono inoltre a una guarigione più rapida, a un minor rischio di infezioni e a una migliore conservazione dell’integrità vascolare e dei tessuti perimplantari. La tendenza dell’implantologia moderna è infatti proprio quella di coniugare funzionalità, estetica e minima invasività chirurgica, nell’ottica di garantire al paziente un trattamento più confortevole e un decorso post-operatorio più favorevole. Va comunque sottolineato che, qualora le condizioni anatomiche non consentano l’approccio Flapless, l’implantologia computer-guidata può essere applicata anche in modalità “open flap”, mantenendo comunque i vantaggi di una pianificazione digitale accurata e di un posizionamento dell’impianto estremamente predicibile e controllato.
E per il clinico, quali sono i vantaggi concreti?
Come detto, il principale beneficio è la pianificazione. Avere la possibilità di “vedere” in anticipo dove posizionare l’impianto consente di lavorare con estrema precisione, riducendo l’imprevedibilità intraoperatoria. Con i software digitali moderni è possibile simulare l’intervento, scegliere la posizione più sicura ed efficace per l’impianto, e poi realizzarlo esattamente come progettato. Questo approccio aumenta la sicurezza dell’intervento, la predicibilità dei risultati e la soddisfazione del paziente. L’utilizzo di mascherine chirurgiche realizzate con tecnologia digitale consente inoltre un posizionamento estremamente accurato dell’impianto, sulla base di una pianificazione virtuale eseguita in fase pre-operatoria. Per tutti questi motivi, nell’implantologia moderna, l’uso del computer e di software avanzati per la progettazione e la pianificazione non è più solo un’opzione, ma una vera e propria condizione imprescindibile per offrire trattamenti sicuri, predicibili e orientati al massimo beneficio per il paziente.
In conclusione, possiamo dire che il digitale ha cambiato per sempre l’implantologia?
Assolutamente sì. Non è solo un’evoluzione tecnica, ma un vero e proprio cambio di paradigma. L’implantologia digitale permette interventi meno traumatici, risultati più stabili e una maggiore qualità complessiva delle cure. È una rivoluzione che mette al centro il benessere del paziente e l’efficienza del trattamento. Insomma, il digitale ha cambiato il modo di pensare la cura del sorriso: più precisa, più umana, più vicina al paziente.