La chirurgia estetica della silhouette — conosciuta anche come chirurgia dei contorni corporei — si occupa di rimodellare le forme per restituire proporzioni più armoniose e soddisfacenti. Si tratta di un insieme di procedure innovative volte a correggere inestetismi o cambiamenti morfologici legati a fattori come dimagrimenti significativi, gravidanze, invecchiamento o predisposizione genetica. Gli interventi mirano a rimuovere cute e tessuto adiposo in eccesso, tonificare i tessuti rilassati e ridefinire i contorni del corpo, migliorando così l’aspetto globale della silhouette. Ad approfondire il tema è il Prof. Sergio Brongo, Professore Associato di Chirurgia Plastica presso l’Università degli Studi di Salerno e Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi” di Salerno.

di Roberta Imbimbo

Prof. Brongo, che cos’è la chirurgia della silhouette e a chi è rivolta?

La chirurgia della silhouette — o del contorno corporeo — è un ramo della chirurgia plastica che si occupa del rimodellamento armonico del corpo, intervenendo sulle proporzioni e sui volumi alterati da fattori come dimagrimenti importanti, invecchiamento, gravidanze o predisposizione genetica. Comprende una serie di procedure innovative, tra cui liposuzione, liposcultura, addominoplastica, lifting di braccia e cosce, torsoplastica, e in alcuni casi mastoplastica additiva o riduttiva, quando anche il seno rientra in un progetto di rimodellamento generale. È indicata per pazienti — uomini e donne — che presentano adiposità localizzate o rilassamenti cutanei non risolvibili con dieta ed esercizio fisico, oppure che hanno affrontato un importante calo ponderale, come nel caso di una dieta ben strutturata o dopo un intervento di chirurgia bariatrica. In questi casi, l’eccesso di pelle può diventare un problema non solo estetico, ma anche funzionale, influendo negativamente sulla qualità della vita.

Spesso si pensa che questi interventi servano a dimagrire. È corretto?

È una convinzione diffusa, ma sbagliata. La chirurgia della silhouette non ha come scopo la perdita di peso, bensì il rimodellamento delle forme corporee. Si interviene quando il paziente, pur avendo raggiunto un peso stabile, presenta ancora squilibri nei volumi corporei o un eccesso cutaneo che compromette l’estetica e il benessere generale. L’obiettivo è restituire armonia alla figura e tonificare le aree rilassate, limitando il più possibile l’evidenza delle cicatrici: praticamente invisibili nella liposuzione, ben occultate nelle pieghe naturali del corpo in interventi come addominoplastica o lifting.

In quali casi questi interventi sono particolarmente indicati?

Sono indicati in particolare dopo dimagrimenti importanti, come quelli ottenuti con la chirurgia bariatrica, che in soli 6-12 mesi possono portare a una perdita anche di 70-90 kg. In questi casi, la pelle — ormai priva di contenuto e spesso priva anche di elasticità — non riesce più a retrarsi, generando un eccesso cutaneo importante e inestetico. Questa condizione può diventare non solo un problema estetico, ma anche funzionale. Proprio per questo motivo, in determinati casi selezionati, questi interventi sono previsti e coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, in quanto rientrano in un percorso di recupero della disfunzionalità di cui è affetto il paziente.

Dopo un calo ponderale così importante, come cambia la prospettiva di vita di questi pazienti?
La perdita di peso significativa ottenuta con la chirurgia bariatrica comporta benefici enormi. Non si tratta solo di un cambiamento fisico, ma di un miglioramento profondo della salute generale.
Riduce drasticamente il rischio di sviluppare patologie croniche come diabete, ipertensione, apnee notturne, insufficienza cardiaca. Inoltre, migliora la funzione articolare, respiratoria e metabolica.
Un dato poco noto ma fondamentale è questo: un paziente con un sovrappeso di 80 chili ha un’aspettativa di vita ridotta di circa 10-15 anni rispetto alla media. Dimagrire significa quindi guadagnare salute, autonomia e anni di vita. Tuttavia, gli esiti estetici del dimagrimento non sono sempre soddisfacenti, e la chirurgia ricostruttiva aiuta a completare il percorso. In questi casi, non si tratta più di un semplice intervento estetico, ma di una procedura medica che restituisce dignità, funzionalità e benessere complessivo al paziente.

Questi interventi sono pericolosi? C’è molta paura, soprattutto intorno alla liposuzione.

Assolutamente no, ma è importante chiarire. Tutti gli interventi chirurgici comportano un rischio minimo, come è naturale che sia, ma non si può parlare di pericolo quando l’intervento viene eseguito correttamente, da professionisti qualificati, in contesti clinici sicuri e con un’attenta valutazione del quadro clinico del paziente. La liposuzione, in particolare, è uno degli interventi più demonizzati, spesso a causa di informazioni distorte o di procedure eseguite in ambienti non idonei. In realtà, se affrontata nel modo giusto, non è affatto un intervento pericoloso. Ciò che fa la differenza è l’esperienza del chirurgo, una valutazione pre-operatoria accurata — che tiene conto dello stato di salute generale, dei parametri ematici, delle eventuali comorbidità — e un supporto anestesiologico competente. È un intervento che richiede competenze specifiche e una gestione multidisciplinare, ma non è più rischioso di altri interventi chirurgici standard, se effettuato secondo i protocolli. Il messaggio da trasmettere è chiaro: non bisogna temere l’intervento, ma affidarsi a mani esperte. La chirurgia della silhouette, inclusa la liposuzione, è sicura, efficace e può davvero migliorare la qualità della vita del paziente, non solo sotto il profilo estetico, ma anche funzionale e psicologico.