Le ultimissime frontiere dell’ortopedia

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Presupposti, potenzialità e prospettive terapeutiche della Medicina rigenerativa

Negli ultimi anni la Medicina Rigenerativa sta trovando sempre più largo impiego anche nel trattamento di molte patologie ortopediche: grazie a terapie altamente innovative ed efficaci è oggi possibile rigenerare e ricostruire i tessuti muscolo scheletrici in modo mini-invasivo, avvalendosi delle cellule mesenchimali autologhe, ovvero quelle prelevate dal tessuto adiposo del paziente stesso.
“Le Adipose Derived Stem Cells (ADSCs) sono cellule adulte cosiddette immature e indifferenziate che, una volta estratte e purificate, vengono iniettate nel punto in cui è presente il danno articolare, tendineo o muscolare; qui, grazie ad un meccanismo d’intelligenza biologica, si differenziano in cellule del tessuto ospite e stimolano le cellule circostanti alla autorigenerazione” asserisce con enfasi il dott. Donato Notarfrancesco, Responsabile del reparto di Ortopedia della clinica Salus di Battipaglia.

Dott. Notarfrancesco, perché le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo sono così innovative?

Perché rappresentano l’approccio migliore per trattare la degenerazione del tessuto osseo e della cartilagine. I vantaggi derivanti dal loro impiego sono infatti inimmaginabili: l’impiego delle cellule mesenchimali accelera in maniera significativa la guarigione, diminuisce il dolore post-operatorio favorisce il rapido recupero sia sotto il profilo dell’attività sportiva che delle normali attività quotidiane.

Come avviene tecnicamente il trapianto autologo di tessuto adiposo?

È una procedura mininvasiva di tipo ambulatoriale, che prevede solo un’anestesia locale. Al paziente viene prelevato il grasso presente nella superficie addominale o dall’interno coscia.  Il tessuto adiposo viene estratto da un processo di osmosi per poi essere reinnestato, per via articolare, con una semplice siringa all’interno dell’articolazione danneggiata. Il paziente stesso è quindi il donatore e allo stesso tempo il ricevente: ecco perché si parla di “trapianto autologo” di tessuto adiposo.

Contemporaneamente all’impiego delle ADSCs, negli ultimi anni si sono sempre più sviluppati ed approfonditi studi sui fattori di crescita piastrinici (PRP). Di cosa si tratta?

Il razionale terapeutico dei fattori di crescita piastrinici, estratti dal sangue dello stesso paziente e purificati con particolare tecnica di centrifugazione, si basa sull’idea che queste piastrine concentrate, una volta iniettate, rilasciano numerose sostanze che attivano localmente il processo di guarigione modulando l’infiammazione, la neoformazione di vasi sanguigni, la produzione di collagene, la moltiplicazione di cellule cartilaginee, ossee o tendinee. Anche in questo caso i campi di applicazione sono quindi molteplici e i risultati straordinari. Il trattamento è assolutamente innocuo e privo di effetti collaterali.

di Roberta Imbimbo

Per maggiori info (www.notarfrancesco-donato.com)