Il Prof. Salvatore Sansalone, Urologo/Andrologo, specialista nella chirurgia uretrale e ricostruttiva dei genitali.  Professore dell’Università di Tor Vergata, Consulente del Ministero della Salute e Cofondatore di UroClinic, Centro Urologico di alta specializzazione in grado di offrire ai pazienti strumenti diagnostici e terapie di ultimissima generazione, in questa lunga intervista parla delle ultimissime frontiere nel trattamento della stenosi uretrale.

di Roberta Imbimbo

Prof. Sansalone, cos’è la stenosi uretrale?

Per stenosi dell’uretra, patologia altamente invalidante che colpisce soprattutto i maschi over 50, si intende la riduzione o la completa ostruzione del lume dell’uretra, cioè il canale da dove fuoriescono le urine, dovuto a molteplici fattori che determinano una crescita di tessuto cicatriziale a livello della sua parete spugnosa. Le cause della stenosi uretrale possono essere molteplici, come ad esempio infezioni urinarie, traumi uretrali, manovre strumentali nell’uretra (cateterismo, uretroscopia, cistoscopia, interventi urologici) malattia di Lichen Sclerosus, Ipospadia fallita, Tumore uretrale. Attraverso un’accurata anamnesi e esami strumentali specifici, quali l’uroflussometria, uretrocistografia retrograda e minzionale e l’uretroscopia, lo specialista è in grado di risalire con precisione alla causa che ha generato la stenosi, individuando il tratto di uretra interessato (anteriore o posteriore), il grado di gravità della patologia, l’impatto sulla qualità di vita del paziente, e l’approccio terapeutico più efficace, condizionato appunto dall’eziologia, dalla lunghezza e dalla sede della stenosi. Il più delle volte la scelta terapeutica ricade sulla chirurgia. Oggi, del resto, sono stati raggiunti enormi traguardi in questo campo: esiste infatti un trattamento mininvasivo, chiamato Optilume, che garantisce risultati molto positivi nell’aprire la strozzatura e nel prevenire la formazione di altro tessuto cicatriziale che di solito compare dopo un intervento tradizionale.

 

Entrando più nello specifico, in cosa consiste questo trattamento endoscopico così innovativo?

E’ un dispositivo mininvasivo altamente innovativo: durante la procedura un palloncino viene inserito nel tratto dell’uretra e poi gonfiato per ampliare l’area fibrotica e ristretta, dilatando  meccanicamente la stenosi; contemporaneamente questo paolloncino rilascia localmente il Paclitaxel, un agente chemioterapico con proprietà antiproliferative, con l’obiettivo di prevenire la risposta del tessuto fibrotico che nel tempo potrebbe comportare una recidiva del restringimento. A differenza dell’uretrotomia endoscopica standard, dove il tasso di recidiva e quindi la necessità di re-intervento è elevato, questa nuova tecnica mininvasiva garantisce invece percentuali di riuscita decisamente maggiori. A tre anni dal trattamento con Optilume, la percentuale di pazienti che rimangono liberi da recidive della stenosi si attesta infatti al 77%. Questo tasso di successo conferma la durabilità dei risultati ottenuti con questa metodica, particolarmente indicata in caso di stenosi di piccole dimensioni (inferiori ai 3 cm) o facilmente trattabili, come in quei soggetti giovani che non hanno già subito interventi rilevanti alla prostata.

Si tratta di una procedura a dimensione di paziente?

Assolutamente sì! Si tratta di un intervento eseguibile in regime ambulatoriale (il paziente esce dopo qualche ora e tranquillamente può riprendere le proprie attività quotidiane) senza catetere, con notevoli benefici anche di carattere psicologico. Trattandosi di un intervento molto delicato, il cui successo dipende dall’esperienza e dell’abilità degli operatori, è opportuno affidarsi a Centri  altamente specializzati, i cui chirurghi abbiano all’attivo numerosi casi l’anno. Grazie ad un team altamente qualificato e ad attrezzature di ultimissima generazione, UroClinic e soprattuto nella figura del Prof Sansalone esperto internazionale nell’ambito della chirurgia uretrale e ricostruttiva dei genitali,  è considerata un eccellenza in questo campo, in grado di offrire prestazioni di altissimo livello assistenziale.