In un periodo storico in cui le relazioni tra Stati Uniti e Europa sembrano attraversare una fase di difficoltà, a causa di una politica americana di Trump, caratterizzata da dazi, barriere commerciali e posizioni isolazioniste, i simboli che richiamano unità, memoria e impegno internazionale tra le due sponde dell’Atlantico risultano sempre più significativi e apprezzati. Un esempio di questi simboli è il monumento situato presso la Abraham Lincoln High School di Los Angeles, che celebra il coraggio e la memoria storica come elementi capaci di orientare le future generazioni verso un futuro migliore. Questo tributo, dedicato agli ex alunni che hanno partecipato alla guerra del Vietnam, non si limita a rendere omaggio ai caduti e ai veterani, ma trasmette anche un messaggio di speranza e solidarietà che continua a ispirare la comunità locale. Tra i nomi incisi su questa pietra, c’è anche quello di Elio Chiavetta, un ex studente della scuola e veterano della guerra del Vietnam, il cui esempio di impegno e dedizione rimane una fonte di ispirazione per tutti.
di Roberta Imbimbo
Nel cuore di Los Angeles, nella storica Abraham Lincoln High School, sorge un monumento dedicato agli ex alunni caduti o sopravvissuti alla guerra del Vietnam. Più di un semplice tributo: è un simbolo potente di coraggio, libertà e impegno civile. Tra i nomi incisi su quella pietra vi è anche quello di Elio Chiavetta – “S62 USAF” – ex studente, veterano e oggi figura di riferimento nella provincia di Latina. La sigla ‘S62’ indica l’anno del diploma (estate 1962), mentre ‘USAF’ si riferisce al suo servizio nell’Aeronautica militare statunitense. Quel monumento è un punto di riferimento per la comunità scolastica e cittadina. La dedica scolpita – “Per onorare i coraggiosi uomini e donne che con il loro servizio danno vita al nostro dono più prezioso: la LIBERTÀ” – racconta il valore della memoria come collante sociale, come strumento educativo e come monito per le nuove generazioni.
La storia di Elio Chiavetta inizia a Fiume, all’epoca ancora territorio italiano. Da bambino si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti, cresce a Los Angeles e frequenta proprio la Lincoln High School. Dopo il diploma si arruola nella US Air Force durante il conflitto in Vietnam, dove presta servizio tra il 1965 e il 1971, occupandosi di comunicazioni strategiche classificate. Per questo ruolo ottiene il Nulla Osta di Sicurezza di livello Top Secret, necessario per accedere alle informazioni riservate delle basi del Strategic Air Command (SAC), inclusi i protocolli operativi dei bombardieri nucleari B-52. “Eravamo nel pieno della Guerra Fredda – racconta Elio Chiavetta – e i piani difensivi americani richiedevano una connessione costante tra le basi in Medio Oriente e il Pentagono. Per accedere a questi sistemi serviva una fiducia assoluta, verificata attraverso indagini scrupolose condotte direttamente dall’FBI”. Dopo il congedo, Chiavetta torna in Europa, portando con sé un patrimonio professionale e umano costruito negli anni americani. Nel 1973 entra a far parte della NATO Communications and Information Systems School (NCISS) di Latina, dove lavora fino al pensionamento nel 2007. La sua carriera è segnata da ruoli di alta responsabilità – Head of Training Branch, Chief Engineer – e dall’ottenimento del Nulla Osta COSMIC Top Secret, il più alto livello di sicurezza per le informazioni riservate a livello internazionale. “COSMIC – spiega – sta per Control Of Secret Material in an International Command. Significa trattare dati e tecnologie sensibili, tra cui i protocolli NATO per le armi nucleari e i sistemi di cifratura delle comunicazioni. Era necessario gestire ogni dettaglio con la massima precisione, per garantire la sicurezza di tutti i Paesi Alleati”. Conclusa la carriera militare e internazionale, Elio Chiavetta non ha smesso di servire la comunità.
Oggi, Elio Chiavetta guida con passione il Medical Pontino, un centro diagnostico di eccellenza a Latina, portando con sé una filosofia appresa in America: il principio del give back, ovvero restituire alla comunità ciò che si è ricevuto. Questo approccio si traduce in azioni concrete di solidarietà, come l’iniziativa “Banca delle Visite”, che offre cure gratuite a chi non può permettersi di pagarle, e in campagne di sensibilizzazione sulla salute destinate a tutta la cittadinanza. “Credo nella responsabilità sociale”, afferma Chiavetta. “Ogni struttura sanitaria dovrebbe essere un presidio etico, oltre che clinico. È fondamentale creare una rete tra istituzioni, professionisti e cittadini per costruire una società più giusta e consapevole.” Nel corso degli anni, il Medical Pontino ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui uno simbolico ma di grande valore, conferito dal Comune di Latina lo scorso novembre. Il premio, consegnato dal sindaco Matilde Celentano, sottolinea l’impegno della famiglia Chiavetta nel garantire un accesso equo alle cure sanitarie, in particolare attraverso l’offerta di prestazioni gratuite a chi si trova in difficoltà economica, grazie alla collaborazione di una rete di medici e strutture solidali. Questo riconoscimento si aggiunge ai numerosi apprezzamenti ricevuti dal Medical Pontino, che continua a rappresentare un modello virtuoso di sanità solidale, dove il successo imprenditoriale si coniuga con l’impegno civile e sociale verso i più fragili. La vita di Elio Chiavetta è infatti un esempio concreto di come memoria, sacrificio, impegno civile e competenza possano trasformarsi in valore collettivo. Un messaggio quanto mai attuale in un’epoca che rischia di perdere il contatto con le proprie radici. In un tempo segnato da divisioni e chiusure, Chiavetta ci ricorda che il vero patriottismo non si misura nelle strategie, ma nelle storie, nei gesti concreti e nelle scelte responsabili che uniscono davvero le persone.