MOSCA – Il missile Buk che abbatté il volo della Malaysia Airlines nei cieli dell’Ucraina orientale nel 2014 proviene dalla 53esima Brigata missilistica antiaerea delle forze armate russe. È la conclusione dell’inchiesta internazionale condotta dal Joint Investigative Team (Jit) a guida olandese che include anche specialisti di Australia, Belgio, Malaysia e Ucraina. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Utrecht Wilbert Paulissen, confermando gli esiti delle indagini del team indipendente di ricercatori Bellingcat. Quasi immediata la reazione di Mosca. “Si tratta di una vecchia storia, anche all’epoca nel 2014 gettata in bocca all’informazione”, ha commentato Vladimir Chizhov, rappresentante permanente della Russia presso l’Unione europea.
Il volo Mh17 fu abbattuto nella regione separatista di Donetsk, in Est Ucraina, il 17 luglio di quattro anni fa. Morirono tutte le 298 persone a bordo. Il Jit aveva già determinate nel 2016 che l’aereo era stato abbattuto da un sistema missilistico anti-aereo Buk. Ora ha determinato che il missile faceva parte della brigata russa di stanza a Kursk, in Russia occidentale. Secondo il Jit, il Buk fu portato in Est Ucraina passando per Krasnodon e poi riportato indietro in Russia subito dopo l’abbattimento aereo.
Domani, 25 maggio, all’Aja è prevista una conferenza stampa del team di ricercatori Bellingcat su un nuovo rapporto sul disastro aereo. Lo scorso dicembre Bellingcat aveva identificato la “figura d’interesse” nell’abbattimento del volo nel colonello generale russo in pensione Nikolaj Tkaciov, oggi capo ispettore del Distretto militare centrale russo, soprannominato nelle comunicazioni intercettate come “Delfino”. Tkaciov ha sempre negato di essere “Delfino” o di essersi mai trovato in Est Ucraina nel 2014, così come Russia e le forze separatiste filorusse hanno sempre smentito ogni coinvolgimento nell’abbattimento del volo.
fonte:http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/24/news/il_missile_che_abbatte_il_volo_mh17_era_in_dotazione_dell_esercito_russo-197246247/