Nato a Villafranca nei primi anni 70, Merlini Design Architectural Concept di Lucio Merlini vede i propri albori in un periodo in cui il titolare, dopo essersi a lungo dedicato alla pittura, avendone ereditato la passione dalla mamma Dima Orando famosa pittrice, scorge nell’architettura il senso ultimo della propria carriera professionale. Oggi, a distanza di molti anni dalla sua fondazione, lo Studio è una realtà di assoluto prestigio nel mercato di riferimento, grazie alla competenza di un team di professionisti qualificati, assolutamente in grado di elaborare e realizzare un progetto architettonico a 360 gradi, in relazione alle esigenze della committenza e nel pieno rispetto del contesto.

di Roberta Imbimbo

Architetto Merlini, quali peculiarità contraddistinguono lo Studio da lei fondato?

Sin dall’inizio, ci siamo sempre preoccupati di progettare e realizzare ogni progetto, interpretando accuratamente i sogni e i bisogni di ogni singolo cliente, proponendogli soluzioni architettoniche uniche ed originali, curate nei minimi dettagli.  La ricerca costante della qualità e della perfezione, la valorizzazione dei più piccoli particolari, l’approccio tailor made (cucito su misura in base alle singole esigenze), la sostenibilità sociale ed economica, sono per noi valori fondamentali a cui ci ispiriamo costantemente in ogni nostro lavoro. Un lavoro che prevede tre fasi importantissime, tra loro propedeutiche: l’idea progettuale, lo sviluppo e il cantiere, passando quindi dall’atto creativo al rapporto con la committenza fino al momento di verifica del progetto stesso, con la sua esecuzione. La prima fase, quella della progettazione, è sicuramente quella più divertente, quella in cuimaggiormente ci identifichiamo, potendo esprimere la nostra creatività e professionalità in modo del tutto libero. Lo strumento principe della nostra progettazione è il disegno, il linguaggio concreto (e non astratto) mediante il quale diamo forma tangibile alla nostra idea progettuale e la comunichiamo successivamente alla nostra clientela nazionale ed internazionale, coinvolgendola lungo tutto il percorso progettuale. La precisione del disegno è basilare per far sì che il progetto finale sia ben comprensibile al committente, sia dal punto di vista funzionale e distributivo. La parte della realizzazione (e della cantieristica) è decisamente quella più articolata e complessa, quella in cui tutte le componenti del progetto devono convergere per compiere il risultato atteso, rispondendo al contempo a criteri ben precisi soprattutto quando si tratta di valorizzazione di opere storiche.

In che modo gli anni della sua formazione hanno influenzato l’attuale impostazione professionale?

Avendo frequentato l’Università con professori del calibro di Carlo Scarpa e Aldo Rossi, tra gli architetti e designer italiani più importanti del XX secolo, in linea con la loro filosofia di architettura, ho ritenuto opportuno puntare su un percorso di formazione sia artistico che architettonico; ben consapevole che entrambe le forme di espressione siano assolutamente indispensabili per modificare e controllare alla perfezione spazio e  volumi, per riuscire a donare poesia a forme e linee essenziali, oggi nel mio Studio curiamo congiuntamente entrambe le fasi (l’architettura è del resto un mix fra concetti tecnici e creatività). Il concetto chiave è sempre quello dell’armonizzazione: attraverso una rilevazione/progettazione grafica, rendiamo ogni spazio funzionale e sostenibile, perfettamente in linea con il contesto ambientale nel quale sorge (in ogni progetto non si può infatti trascurare l’impatto sull’ambiente); ma soprattutto un luogo unico in modo da rispecchiare le emozioni e la storia di chi lo andrà ad abitare. Il nostro principale punto di forza, che ci consente di esprimere in maniera distintiva la nostra identità in un contesto fortemente competitivo,  risiede nella capacità di rendere tangibile e leggibile ogni idea progettuale: attraverso una renderizzazione avanzata e tutta una serie di strumentazioni di ultimissima generazione, siamo in grado di creare animazioni virtuali o immagini 3D con l’obiettivo principale di mostrare al cliente il progetto finale, agevolandone la comprensione dei singoli spazi. Grazie a questa filosofia vincente, e nondimeno grazie alla professionalità ed esperienza maturate in tanti anni di attività anche nel settore dell’interior design, nel tempo siamo riusciti a consolidare collaborazioni importanti con clienti prestigiosi; tant’è che oggi, nonostante la crisi economica generata dalla pandemia da Covid, siamo assolutamente in condizione di guardare fiduciosi al futuro, confermati nella strada intrapresa e consapevoli della necessità di soddisfare una clientela sempre più esigente.

Tra i vostri progetti più importanti vi è anche il restauro di Palazzo Boldieri – Malaspina – Bottagisio. Ce ne può parlare?

Strategicamente situato nel cuore di Verona, in un meraviglioso angolo tra Via Leoni e stradone San Fermo, è un Palazzo storico in stile gotico-veneziano, più volte ristrutturato nel corso dei secoli,  in passato abitato da diverse famiglie nobili e facoltose. Dapprima dalla famiglia Boldieri, approdata a Verona tra la fine del Trecento ed inizi del Quattrocento; successivamente nel 1610 dalla famiglia Malaspina della contrada di San Sebastiano, che ne acquistò la proprietà per circa 5000 ducati e che lo ha abitato per duecento anni. Originariamente era strutturato su due livelli, con un pian terreno molto ampio e con una loggia al primo piano che si affacciava sul cortile interno, a cui si accedeva da uno scalone monumentale, fiore all’occhiello della struttura insieme agli affreschi (tra cui quelli di Giove ed Apollo) e alle varie statue monumentali presenti. Venduto verso la fine dell’ottocento alla famiglia Bottagisio, che lo ha detenuto fino ai primi del Novecento, è stato successivamente sede della provincia di Verona per diversi anni. Abbandonato ed eroso dal degrado nel corso degli ultimi decenni, oggi finalmente sta risorgendo a nuova vita grazie ad un ingente intervento di rivalorizzazione e restauro, finanziato da un facoltoso imprenditore veronese.

Il vostro cantiere di riqualificazione in cosa lo trasformerà?

Lo trasformerà presto in un Hotel extra lusso: le singole stanze saranno realizzate con tecniche edilizie e tecnologie impiantistiche estremamente all’avanguardia al fine di ottenere ambienti abitativi dotati dei più elevati standard di comfort, riproducendo il più fedelmente possibile lo spirito originale tipico di un Palazzo d’epoca. L’anno scorso abbiamo portato a termine i lavori di restauro delle pareti esterne, dopodiché è iniziato il recupero degli ambienti interni, che durerà ancora un anno e mezzo. Durante le operazioni di scavo sono emersi alcuni reperti storici di grande valore, risalenti all’epoca romana, che hanno reso ancor più interessate questo progetto così articolato  e complesso. Un progetto che ci sta appassionando molto, teso a rivalutare il cuore di Verona riportando un Palazzo storico così importante per la città a nuovo splendore.

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