Di proprietà dalla famiglia Pittarello e con oltre 60 anni di storia, Nesite è il brand di progettazione, produzione ed installazione di pavimenti sopraelevati; un’eccellenza tutta italiana, parte del Gruppo Transpack, che è riuscita ad affermare la sua leadership in un mercato competitivo forte di una visione strategica e competenze altamente specializzate. Nico Pittarello, CEO Transpack Group, ci spiega le ragioni del successo di una realtà che ora punta a dare il proprio contributo per una nuova cultura all’interno del proprio settore, fondata sulla sostenibilità.

di Roberta Imbimbo

Dott. Pittarello, come nasce Nesite?

 

Nesite entra a far parte del Gruppo Transpack, specializzato nella produzione di imballaggi industriali ed erogazione di servizi di logistica integrata dal 1974, grazie ad una visione imprenditoriale di famiglia, decisa ad investire in attività strategiche in un’ottica di diversificazione del business; inizia così lo sviluppo e la valorizzazione un prodotto che nasce nel nostro territorio (il pavimento sopraelevato è veneto), allo scopo di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla funzionalità e alla sostenibilità, con soluzioni innovative e di alta qualità.

Successivamente all’acquisizione del ramo aziendale Uniflair, ceduto da Schneider Electric ad inizio 2022, Nesite ha conosciuto una crescita esponenziale sia in termini di capacità produttiva e fatturato (oggi fattura oltre 24.000.000 di euro) sia di struttura organizzativa (oggi conta 50 dipendenti altamente qualificati), diventando di fatto una realtà ambiziosa ed innovativa, in grado di curare progetti di grande prestigio.

 

Quali peculiarità vi contraddistinguono dai competitor?

Oltre all’esperienza e le competenze specialistiche maturate in tanti anni di attività, uno dei nostri principali punti di forza, che ci ha permesso di differenziarci dai numerosi player di mercato, è rappresentato dall’ampia gamma dei prodotti offerti, ad alto valore funzionale ed estetico, dallo spirito innovativo, altamente performanti e flessibili e perciò capaci di valorizzare progetti architettonici di assoluto pregio. Ne sono testimonianza le opere realizzate nella città di Milano (per un totale di circa 80 mila mq), tra le quali Gioia22, il primo grattacielo nZEB in Italia che sorge nell’ex area del complesso dirigenziale Inps. Altra importante peculiarità, ad alto valore aggiunto e competitivo, è data dalla capacità di fornire una consulenza tecnica su misura sulle esigenze di ogni singolo progetto; una progettazione attenta a ogni dettaglio; una produzione industriale rigorosamente Made in Italy e un’installazione dalla scrupolosa cura artigianale. Oggi Nesite, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale (al momento l’export rappresenta il 30% del fatturato totale), è un’eccellenza dalla forte vocazione all’innovazione e alla sostenibilità, che ha focalizzato la propria attenzione su materiali naturali, riciclabili al 100%, come il sughero e la resina.

 

A proposito di sostenibilità, quanto è importante per voi questo tema?

Per noi la sostenibilità è un percorso virtuoso e continuo, che affrontiamo attraverso il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, riduzione dell’emissione di CO2, recupero dei rifiuti, economia circolare e più in generale adozione di un modello di sviluppo sostenibile: abbiamo fatto della responsabilità ambientale e sociale d’impresa il nostro principale valore etico. Grazie alla scelta di armonizzare gli obiettivi di crescita economica con politiche green – coniugando quindi innovazione, produttività, competitività e rispetto dell’ambiente – negli anni ci siamo impegnati per essere portavoce di best practice in tutto il settore. Da qui, la scelta di ottenere certificazioni importanti come la ISO 14001, la FSC® del Forest Stewardship Council®, e le dichiarazioni EPD (Environmental Product Declaration), per rafforzare il nostro impegno nel nostro settore, per un futuro più sostenibile. Fermamente convinti che il processo produttivo sia imprescindibile dal benessere collettivo, abbiamo quindi adottato modelli di produzione sempre più efficienti ed automatizzati, andando ad integrare macchine, sistemi e persone. Una scelta fortemente voluta per aumentare la brand reputation in un mercato particolarmente attento alla qualità del prodotto, al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione del capitale umano, altro aspetto per noi imprescindibile. Il nostro percorso di sostenibilità riguarda infatti anche l’aspetto sociale, ovvero le persone che lavorano per noi e con noi, sulle quali stiamo investendo molto in termini di formazione e di politiche welfare. A tal fine, è stato appena stato lanciato Laborability, un progetto di comunicazione interna, un vero e proprio investimento finalizzato a diffondere l’identità e i valori etici dell’azienda tra tutti i dipendenti, per rendere chiaro a tutti dove si andando, come lo si sta facendo e soprattutto perché. E sempre con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro culturalmente innovativo, ed una progettualità rigenerativa attenta alla circolarità dei prodotti, abbiamo deciso di intraprendere il delicato percorso per ottenere la certificazione Cradle to Cradle, un riconoscimento importante ed ambizioso per una realtà dal cuore green che ogni giorno si impegna per generare un impatto positivo sull’uomo e sull’ambiente.