La psicoterapia come cura per le malattie dell’intestino

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L’autorevole parare della dott.ssa Alessandra Grillo

Da svariati anni ormai, la letteratura scientifica internazionale conferma i benefici a lungo termine della psicoterapia sui pazienti affetti da disturbi funzionali gastrointestinali (FGID); disturbi oggi estremamente comuni tanto da colpire circa un terzo della popolazione mondiale. Sono infatti sempre più numerose le prove di una profonda connessione tra il cervello e l’intestino, in grado di influenzare lo stato di benessere psico-fisico di una persona. “Nell’intestino – non a caso definito “secondo cervello” – si trova una rete nervosa molto complessa composta da oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività intestinali e che si collegano al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo” asserisce con enfasi la dott.ssa Alessandra Grillo, Medico Psicoterapeuta di Roma. Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università “La Sapienza”, si è poi specializzata in Psicoterapia, frequentando la scuola di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana di Roma, diretta dal Prof. Camillo Loriedo. Nel 2018 ha conseguito un master in Terapia Breve Strategica (Giorgio Nardone Model). Attualmente lavora come medico psicoterapeuta presso i suoi studi privati di Roma e Terni.

Dott.ssa Grillo, l’intestino rilascia il 95% di serotonina in seguito a stimoli esterni, come cibo, suoni o colori e ad input interni: emozioni e abitudini. Ma che ruolo gioca la serotonina nel nostro corpo? Questa molecola è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche: ciclo sonno-veglia, desiderio sessuale, senso di fame/sazietà, umore e peristalsi. Avere un livello di serotonina bassa può comportare dunque disturbi dell’umore, problemi di natura sessuale, disturbi della sfera del sonno, problemi all’alvo e contribuire ad ansia e stati depressivi.

È possibile curare i disturbi gastrointestinali mediante un intervento psicoterapeutico?

Appare necessaria una premessa: in caso di problemi intestinali, gli interventi psicoterapeutici devono essere accompagnati (o quantomeno anticipati) da contestuali controlli medici. Tra le forme di psicoterapia più efficaci per la risoluzione di problemi gastrointestinali rientra l’ipnosi clinica. Alcuni studi recenti hanno dimostrato che l’efficacia della terapia ipnotica nella popolazione generale in termini di miglioramento del sintomo si aggira tra il 68 % e l’85 %. La prova più chiara a sostegno dell’ipnositerapia come valido adiuvante nella cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali (colon irritabile e rettocolite ulcerosa) è rappresentata dall’evidenza di una minore infiammazione a livello intestinale e di una migliore qualità di vita dopo un ciclo di sedute di psicoterapia. Si osserva inoltre il miglioramento (e in alcuni casi perfino la totale scomparsa) del dolore cronico, dell’ansia e della depressione.

di Roberta Imbimbo

Per maggiori info (www.alessandragrillo.com) (grilloalessandra@libero.it)