Fondato nel 2000 dall’Avvocato Cesare Giordanengo, oggi guidato dall’Avvocato Guglielmo Giordanengo e dall’Avvocato Roberto Calleri di Sala, lo Studio Giordanengo Avvocati Associati è un’eccellenza storica di Torino altamente specializzata in diritto penale, con particolare riferimento al diritto penale d’impresa, un settore di grande rilevanza per la gestione delle aziende. “Con l’aumentare delle normative e la complessità delle leggi, le imprese necessitano di un partner qualificato ed affidabile, in grado di offrire una consulenza preventiva ad alto valore aggiunto, in modo da prevenire le possibili problematiche di natura penale connesse alla gestione ordinaria d’impresa” asserisce in questa lunga intervista l’Avvocato Guglielmo Giordanengo.
di Roberta Imbimbo
Avvocato Giordanengo, con quale mission è nato lo Studio Giordanengo Avvocati Associati?
Lo Studio è nato con l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento importante e stabile nel campo del diritto penale d’impresa; sfida vinta grazie ad un know how specialistico e ad un team di professionisti con una consolidata expertise, in grado di offrire una consulenza qualificata, affidabile e personalizzata, tipica delle grandi law firm, sia alle grandi Corporation che alle imprese di piccole e medie dimensioni, operative su tutto il territorio nazionale.
Quali pecualiarità vi contraddistinguono dai competitor?
Per conquistare una certa riconoscibilità sul mercato, differenziandosi in modo netto dagli altri player, sin dalla sua fondazione, lo Studio Giordanengo ha deciso di focalizzare la propria attività core su una materia specifica, molto articolata e in continua evoluzione, che occupa uno spazio crescente nella prassi giudiziaria. E così, in breve tempo, questa realtà storica di Torino è diventata una boutique legale innovativa e future-oriented, con una forte vocazione alla centralità del cliente, estremamente strutturata per offrire un’assistenza eccellente, mirata ed efficace, ad alto valore aggiunto e competitivo, sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale. Non a caso, nel corso degli anni sono arrivati importanti premi e riconoscimenti – dal 2021 compariamo nella lista dei migliori studi legali dell’anno stilata dal Il Sole 24 e Statista – che testimoniano la nostra eccellenza e la nostra competenza nei settori più critici del diritto penale aziendale.
Come si è evoluta la figura del penalista negli ultimi anni? E in che modo lo Studio Giordanengo ha risposto a questa evoluzione?
Per consentire alle aziende di navigare in sicurezza nel panorama legale globale, in un’ottica strategica di contenimento del rischio penale, oggi si pone molta attenzione all’attività consulenziale preventiva, finalizzata appunto a prevenire la commissione di reati penali nell’esercizio dell’attività imprenditoriale (i cosiddetti white collar crimes). I cambiamenti normativi degli ultimi anni in tema di Compliance (231, ambiente, antitrust, lavoro, privacy, tributario) hanno del resto contribuito ad accelerare il processo di trasformazione del ruolo del penalista, sensibilizzando le aziende a prestare un’attenzione sempre più concreta alle questioni di rilievo penale e spingendole conseguentemente ad affidarsi a partner qualificati, specializzati in diritto penale d’impresa, in grado di affrontare sfide inedite e di rilevante complessità, che impongono decisioni e risposte immediate ed efficaci. Per rispondere a questa evoluzione della domanda, i penalisti hanno dovuto necessariamente diversificare il proprio lavoro, in passato radicato quasi esclusivamente nell’attività processuale e difensiva, aprendosi con successo all’assistenza preventiva; un’assistenza che, non è più considerata uno strumento reattivo all’avvio di un procedimento penale, ma viene sempre più considerata un mezzo di azione preventiva e proattiva, per mitigare il rischio di reati in materia di salute e sicurezza, fiscale e tributaria, di privacy, anticorruzione e antiriciclaggio, ambiente e 231. Oggi il penalista, che non è più solo un mero processualista, interviene sempre meno nella fase giudiziale, a fatti ormai avvenuti, ma partecipa sempre più alla governance della società, supporta il collegio sindacale e il consiglio di amministrazione o addirittura è presente negli organismi di vigilanza, con una funzione di controllo interno sulle procedure e sulla corretta applicazione delle stesse; attraverso un’analisi dettagliata dell’attività aziendale, può infatti individuare i potenziali pericoli e predisporre modelli di Compliance per prevenire la commissione di reati, con l’obiettivo di evitare alle società anni di contenziosi penali, con tutto ciò che ne consegue anche dal punto di vista reputazionale (di brand reputation).
Ultimamente si registra una richiesta crescente di consulenza in tema d.lgs. 231/2001. Ce ne può parlare?
Come detto, l’interesse si concentra sulla necessità di prevenire la realizzazione di reati – commessi da amministratori, dirigenti, dipendenti o terzi mandatari nell’esercizio delle loro funzioni e a vantaggio della società stessa – dotando quest’ultima di un modello organizzativo, detto MOG (Modello di Organizzazione e Gestione), adeguato e funzionale alla prevenzione del rischio di reato. In pratica, l’azienda potrebbe rispondere non per il reato commesso dalla persona fisica, bensì per non aver fatto quanto era possibile per evitare il reato stesso, cioè per averlo agevolato con il proprio deficit organizzativo. L’adozione del Modello 231, pur non essendo obbligatoria, è fondamentale perché permette all’azienda di prevenire la commissione di reati e di limitare la propria responsabilità in chiave sanzionatoria, evitando le conseguenze che ciò comporterebbe. Questo è il motivo per il quale soprattutto le grandi realtà, quelle maggiormente strutturate, oggi avvertono sempre più la necessità di coinvolgere il penalista nella fisiologica attività aziendale in modo da prevenire le possibili problematiche di natura penalistica connesse alla gestione ordinaria d’impresa.
Tanti i traguardi raggiunti in tutti questi anni di attività. Obiettivi futuri?
E’ un futuro ancora tutto da scrivere, con la duplice speranza di mantenere una forte presenza nei grandi processi penali e di accrescere ulteriormente il numero di imprese italiane alle quali offrire una consulenza preventiva di altissimo livello.