Le ultimissime frontiere della mastoplastica additiva

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L’autorevole intervento del dott. Pasquale Graziano

La mastoplastica additiva continua ad essere l’intervento più richiesto dalle donne, in particolare nella fascia d’età tra i 19 e i 40 anni: ogni anno, nel nostro paese, circa 35.000 pazienti decidono infatti di rivolgersi ad un chirurgo plastico per ritoccare il proprio seno.  Negli ultimi anni, il progresso tecnologico e la ricerca scientifica hanno reso disponibili sul mercato dei presidi medicali di ultimissima generazione e, al contempo, hanno permesso di affinare le tecniche interventistiche, oggi sempre più a dimensione di paziente, scevre da effetti indesiderati e in grado di garantire risultati sempre più soddisfacenti, sicuri e naturali. “L’intervento chirurgico di mastoplastica additiva, nel 95% dei casi, è eseguito in regime di day surgery” asserisce con enfasi il dott. Pasquale Graziano, uno dei massimi esperti in Italia di Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva, che lavora come libero professionista e presso la clinica latropolis di Caserta, e che ha maturato notevoli competenze nei trattamenti chirurgici plastico-estetici della mammella, perfezionando la sua attività chirurgica con una fellowship c/o l’Università di Madrid.

Dott. Graziano, quali sono i nuovi traguardi raggiunti in materia dalla ricerca scientifica?

Contrariamente a quanto accadeva negli anni novanta, l’intervento di mastoplastica additiva è oggi eseguito con un alto grado di personalizzazione e accuratezza, per garantire risultati sempre più naturali e proporzionati alla struttura corporea della paziente. La naturalità è data dalla combinazione di abilità chirurgica, adeguata progettazione ed esecuzione dell’intervento ed impiego di protesi mammarie di elevata qualità. Negli ultimi anni, l’evoluzione dei materiali e delle tecniche produttive hanno migliorato la forma, consistenza, sicurezza e durata delle protesi mammarie oggi in commercio.

E per quanto concerne le ultime novità in ambito chirurgico?

Anche in ambito chirurgico sono stati raggiunti traguardi sorprendenti. La moderna tecnica Dual Plane, decisamente meno invasiva, consente ad esempio di inserire le protesi mammarie dietro al muscolo grande pettorale, senza toccare gli altri tessuti muscolari della parete toracica e preservando la ghiandola mammaria e con incisioni di piccolissime dimensioni. Le cicatrici, quindi, sono ridotte al minimo così come il dolore post-operatorio e il rischio di contrarre infezioni. E la paziente può riprendere le proprie attività quotidiane e lavorative pochi giorno dopo l’intervento.

Questo tipo di intervento presenta effetti collaterali?

Trattandosi pur sempre di una procedura chirurgica, è di estrema importanza affidarsi nelle mani di chirurghi esperti che vantino un’importante carriera e formazione alle spalle e che utilizzino esclusivamente materiali e macchinari di qualità.

di Roberta Imbimbo

Per maggiori info: www.pasqualegraziano.it 

dottgraziano@gmail.com