Le ultimissime frontiere nella cura della malattia di La Peyronie

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SALVATORE SANSALONE

La Malattia di La PeyronieInduratio Penis Plastica è una patologia che colpisce tra il 6 e il 9% degli uomini tra i 40 e i 60 anni ma che in misura minore può interessare anche i giovanissimi. Questa patologia è un disordine localizzato del tessuto connettivo che interessa la tunica albuginea dei corpi cavernosi del pene e che ne modifica la forma e la funzionalità. Soprattutto nei casi più gravi, può determinare una sensibile riduzione dell’elasticità dell’organo, l’impossibilità a consumare rapporti sessuali e, nel 50% dei casi, anche una disfunzione erettile. Non a caso, la maggior parte dei pazienti riferisce che essa ha un profondo impatto sulla loro qualità di vita sia dal punto di vista relazionale che psicologico. Ma quali sono le ultimissime frontiere in materia? Interviene sull’argomento il Prof. Salvatore Sansalone, Urologo Andrologo di prim’ordine che ha eseguito corsi di specializzazione in chirurgia ricostruttiva genito-uretrale presso la Sava Perovic Foundation di Belgrado; ricercatore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Chirurgica dell’Università Tor Vergata di Roma e membro del Comitato Esecutivo dell’European Society for Sexual Medicine (ESSM) e di numerose altre società scientifiche (SIUSIA e EAU).

Prof. Sansalone, questa patologia può limitare la prestazione sessuale?

Assolutamente sì, anzi diciamo che il principale impatto di tale sindrome sul paziente riguarda proprio la sfera sessuale e la conseguente compromissione della virilità. Molto spesso le prestazioni sessuali restano inconcluse e, in seguito ai tali fallimenti, l’uomo può entrare in ansia, sperimentare un sensibile calo dell’autostima e della fiducia personale. Proprio perché i risvolti psicologici non sono affatto trascurabili, alla comparsa dei primi sintomi, è estremamente importante rivolgersi ad un professionista esperto che sappia prescrivere il trattamento terapeutico più opportuno. Anche in questo campo, infatti, la tempestività della diagnosi è fondamentale per evitare l’insorgere di ulteriori complicanze.

Come viene trattata oggi tale patologia?

Fino ad oggi i tentativi di cura farmacologica utilizzati non sono risultati efficaci. Ma da qualche anno l’introduzione sul mercato di un nuovo farmaco a base di collagenasi ha letteralmente rivoluzionato il trattamento conservativo della curvatura peniena acquisita. Trattasi di un enzima che iniettato da uno specialista competente è in grado di “sciogliere” la placca e quindi di ottenere una riduzione media della curvatura, con un miglioramento di circa l’80% dei disturbi associati alla patologia. Il trattamento, che è ambulatoriale, indolore e non necessita di anestesia, prevede tre infiltrazioni a distanza di 6 settimane l’una dall’altra. Le complicazioni sono di scarsa entità, ma i risultati sono davvero straordinari.

di Roberta Imbimbo

Per maggiori info: www.stenosiuretrale.it salvatore.sansalone@yahoo.it

Clinica SANATRIX: 06-86321981-Roma 331-3369398