È passato circa un anno dalla nostra ultima intervista esclusiva al dott. Diego Ingrassia, esperto di analisi emotivo comportamentale, Master Coach accreditato dalla International Coaching Federation (ICF) e CEO di I&G Management. Abbiamo deciso di incontralo nuovamente per capire quanto sia importante oggi, anche in relazione al particolare momento storico che stiamo vivendo, la conoscenza delle emozioni. Alla Scuola di Coaching a indirizzo Emotivo Comportamentale si affianca oggi un nuovo progetto: la Paul Ekman Academy.

di Roberta Imbimbo

Dottor Ingrassia, ci troviamo nuovamente a parlare dell’importanza delle  emozioni e delle vostre iniziative a riguardo, ma prima di ogni altra cosa vorrei chiederle quale importanza riveste la conoscenza delle emozioni nello scenario attuale?

La consapevolezza emotiva è sempre stata una competenza importante ma oggi, nel clima di incertezza che stiamo vivendo, lo è ancora di più. Il Covid preoccupa meno, ma sono comunque tre anni che in qualche modo condiziona le nostre vite; all’emergenza sanitaria si è aggiunto poi il dramma della guerra, della crisi economica e di quella climatica (dobbiamo tornare indietro di molti anni per ritrovare uno scenario segnato da una così profonda incertezza). Tutto questo incide inevitabilmente nella vita delle persone, crea turbamento e insicurezza. Migliorare la nostra agilità emotiva diventa quindi una risorsa fondamentale per poter affrontare cambiamenti così profondi e lo stress che ne deriva. Le emozioni, se non gestite adeguatamente, possono diventare un vero ostacolo; se trattate nel modo corretto, rappresentano una grande risorsa per la nostra crescita, perché contribuiscono al nostro equilibrio espandendo la nostra consapevolezza. Attraverso l’ascolto delle emozioni impariamo a conoscerci meglio, a non ingannare noi stessi con false illusioni, riuscendo nel tempo a trovare risposte sempre più efficaci.

Per poter ottenere questi risultati è necessario intraprendere un percorso individuale?

Come ho avuto modo di raccontarle in una precedente intervista, due anni fa abbiamo dato vita ad una Scuola di Coaching a indirizzo Emotivo Comportamentale, nata con l’obiettivo di fornire tutti gli strumenti necessari a sviluppare una leadership efficace e autentica che tenga in considerazione l’individuo nella sua totalità. In un mondo in cui le emozioni vengono troppo spesso ignorate e non comprese – limitando in questo modo la ricerca di strategie idonee a gestirle – l’essenza della nostra attività consiste nell’accrescere le competenze tecniche dando valore alle emozioni, vere protagoniste dei nostri processi decisionali. Accompagniamo le persone – sia Coach professionisti che privati che vogliono intraprendere un percorso individuale con i nostri Coach – nel loro percorso di cambiamento, attraverso un approccio integrato, frutto di trent’anni di sperimentazione diretta sul campo, la cui efficacia è comprovata da importanti evidenze scientifiche.  Crediamo fermamente che la formazione possa dare un importante contributo in questo senso. Lo facciamo da sempre con le aziende, ma negli ultimi anni abbiamo cercato di aumentare e migliorare le proposte per i privati.

Avete quindi organizzato qualcosa di nuovo?

Si esatto, e per me è importante spiegare come è nata questa idea. Mai come oggi è possibile accedere via web a una quantità di corsi, lezioni, pillole formative, spesso in modo completamente gratuito. Sicuramente questa vastità di proposte può rappresentare un’opportunità, almeno a livello informativo; noi però, proprio per la presenza di questo proliferare di iniziative che possono generare anche una grande confusione, abbiamo sentito l’esigenza di creare un’offerta formativa articolata di alta qualità.

Ancora una volta una Scuola?

Più precisamente un’accademia. Nasce così la Paul Ekman Academy, un’accademia di formazione che porta il nome dello scienziato a cui abbiamo deciso di rivolgerci 15 anni fa. Il massimo esperto di fisiologia delle emozioni che, attraverso le sue ricerche, ha dato un impulso fondamentale allo studio dell’Intelligenza Emotiva. Ricerche poi trasformate in percorsi di studio certificati che sono, ormai da diversi anni, la base su cui abbiamo formato decine di professionisti.

Com’è strutturata questa Accademia?

Si tratta di un vero e proprio percorso, paragonabile a un piano di studio universitario, con alcuni punti fermi, diciamo obbligatori, perché rappresentano le pietre miliari del nostro metodo, e altri corsi che i partecipanti potranno scegliere liberamente. Ognuno di questi corsi beneficerà di una certificazione internazionale, garantendo una visibilità nel registro dei professionisti accreditati dal Paul Ekman Group.

Ha fatto un accenno all’Università, è un mondo con il quale avete rapporti?

Si certo. Dalla collaborazione che abbiamo avviato da anni con L’Università di Ginevra, è nato ad esempio un test denominato BEATä. Un vero e proprio assessment delle Competenze Emotive come recita l’acronimo: Behaviour, Emotional, Assessment, Test. Uno strumento davvero prezioso perché ci consente di poter valutare le Competenze Emotive dei nostri corsisti all’inizio e alla fine del percorso formativo, rendendo così evidenti e consistenti i progressi raggiunti. Tutto questo per noi rappresenta un’idea che ci ha guidato fin dall’inizio delle nostre attività: attingere dall’alta formazione universitaria liberandola dall’eccesso teorico inadatto al nostro mondo, affrancandoci nello stesso tempo dal rischio di un atteggiamento a volte un po’ superficiale, perché troppo teso al risultato, tipico di molta formazione manageriale.

info: igmanagment.it