Le patologie vertebrali di tipo degenerativo

I vantaggi della chirurgia percutanea mini-invasiva

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Le problematiche degenerative della colonna vertebrale sono condizioni che comportano la perdita della normale struttura e funzione del rachide. “Questi disturbi sono piuttosto comuni e molto spesso associati agli effetti dell’invecchiamento; possono tuttavia essere indotti anche da infezioni, tumori, patologie muscolari o artrite. Le patologie più frequenti sono la stenosi del canale, la discopatia degenerativa, l’instabilità e l’ ernia del disco” asserisce Angelo Pompucci, Neurochirurgo del Policlinico Gemelli di Roma. Un luminare della materia che nel corso degli anni ha dedicato particolare attenzione alla formazione chirurgica, specializzandosi nel trattamento delle patologie della colonna, sia di tipo degenerativo che di tipo oncologico.

di Roberta Imbimbo

Dott. Pompucci, come vengono trattate le patologie del canale vertebrale?

Il trattamento dipende dalla gravità della condizione patologica. Generalmente, quando lo stato doloroso non è così grave da richiedere un trattamento invasivo, la prima linea di trattamento prevede semplicemente la modifica dello stile di vita, la somministrazione di farmaci antidolorifici e la terapia fisica atta al rinforzo dei muscoli della schiena. Trattasi ovviamente di procedure non invasive che forniscono sollievo dal dolore nella stragrande maggioranza dei pazienti.

A suo avviso, quando invece è necessario ricorrere all’intervento chirurgico?

La chirurgia è indispensabile nei pazienti che non hanno risposto adeguatamente al trattamento conservativo mirato, qualora la sintomatologia comprometta gravemente la qualità di vita della persona, intaccando le sue funzioni neurologiche e le strutture nervose. Le procedure chirurgiche utilizzate oggi variano a seconda del tipo di condizione e della sua gravità; ma i risultati sono in ogni caso eccellenti. Negli ultimi anni si sono infatti sviluppate metodiche percutanee sempre più mini-invasive che, al contrario della chirurgia tradizionale, offrono una serie di numerosi vantaggi: tempi chirurgici ridotti; assenza di cicatrici; minimo danno della muscolatura e minime perdite ematiche; rispetto delle strutture legamentose ed articolari; breve degenza ospedaliera e recupero della funzionalità in tempi brevi.

Lei come si approccia ai suoi pazienti?

Cercando di garantire le migliori cure possibili grazie all’ esperienza maturata sul campo, a strumenti diagnostici e terapeutici all’avanguardia e, avvalendomi dell’ausilio di operatori sanitari sempre aggiornati. Al Policlinico Gemelli di Roma e a Villa Stuart vi sono infatti colleghi specialisti, fisioterapisti, osteopati, reumatologi e terapisti del dolore con i quali mi confronto sulla decisione terapeutica: l’approccio multidisciplinare è senza dubbio fondamentale poiché il paziente deve essere valutato nel suo insieme.

Per maggiori info:

www.policlinicogemelli.it

www.villastuart.it

angelo.pompucci@gmail.com