Ecco le agevolazioni fiscali ed amministrative nelle Zone Economiche Speciali per aiutare lo sviluppo del territorio
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 12/2018, è stato approvato il regolamento per l’istituzione nel Mezzogiorno delle c.d. Zone Economiche Speciali (ZES), aree del Sud collegate a zone portuali, nelle quali le imprese potranno beneficiare di speciali incentivi volti a creare le condizioni più proficue per lo sviluppo del territorio. “All’interno di queste aree geograficamente delimitate, istituite per attrarre maggiori investimenti esteri e per rilanciare la competitività dei porti delle regioni meridionali, vigono leggi economiche più liberali di quelle generalmente presenti nel Paese all’interno del quale vengono istituite”, spiega l’avv. Marco Esposito, specializzato in legislazione doganale, titolare del prestigioso omonimo studio legale, con sedi a Salerno, Napoli e Roma.
Avv. Esposito, può riassumerci i benefici previsti per le imprese ubicate all’interno delle ZES?
Le agevolazioni riguardano l’accesso ad un credito d’imposta per maxi investimenti fino a 50 milioni (normalmente si tratta di 15 milioni per le grandi aziende), il dimezzamento dei tempi per le autorizzazioni e la riduzione degli oneri amministrativi ed istruttori. Chi governa le ZES può chiedere, inoltre, all’esecutivo di esercitare il potere sostitutivo.
Quali sono le condizioni per il riconoscimento di tali agevolazioni?
Le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti, e non devono essere in liquidazione.
Per maggiori info (info@espositostudiolegale.com) (www.espositostudiolegale.com)
Di Roberta Imbimbo