Pensioni, spunta “quota 99” (con il bonus): le ultime novità sulla riforma
In pensione a 64 anni con 35 di contributi versati. Senza ricalcolo contributivo. È questa a grandi linee la proposta del sottosegretario al lavoro Francesca Puglisi (Pd). “È una proposta simile alla proposta Nannicini, a cui il Pd fa riferimento – spiega a ‘Repubblica’ l’esponente dem -, anche se lì si prevede un’uscita a 64 anni e 20 di contributi, ma con il ricalcolo contributivo per chi è nel sistema misto”. La soluzione proposta da Puglisi prevede invece l’uscita a 64 anni e 35 di contributi, ma senza ricalcolo, un sistema a suo dire meno esoso per le casse pubbliche.
Insomma, da quota 100 (62+38) a quota 99 (64+35). Non solo. Ci sarebbe infatti anche una sorta di “bonus” per le mamme a cui verrebbe assegnato un “anno extra di contributi per ogni figlio, senza limiti di figli”. Le coperture? Attingere dai minori risparmi per quota 100 e rimodulare l’Iva.
Carfagna (Fi): “Sulle pensioni favorevole ad uno sconto per le mamme”
A favore della proposta Puglisi si è subito schierata Mara Carfagna di Forza Italia. “Se le dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro Francesca Puglisi fossero confermate, il governo starebbe immaginando di fare propria la proposta che abbiamo avanzato con ‘Voce libera’ e che abbiamo chiamato ‘Quota Mamma’: uno sconto pensionistico di un anno ad ogni donna per ogni figlio avuto” ha detto la vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.
“È una misura che abbiamo presentato più volte, attualmente anche come emendamento al Milleproroghe: sta lì, a disposizione, se la maggioranza decidesse di votarla insieme a noi, ne saremmo ben lieti. Non siamo gelosi se le buone misure a vantaggio dei cittadini diventano di tutti, ma se alle parole del sottosegretario non dovessero seguire i fatti, allora denunceremmo l’ennesima inutile prova di propaganda fine a se stessa”.
Pensioni, via quota 100 dal 2021?
L’intenzione della maggioranza – o almeno del Pd – sembra comunque quella di smantellare quota 100. E di varare una nuova riforma già con la prossima finanziaria. L’idea (ambiziosa) è di contenere i costi, senza penalizzare troppo chi spera di lasciare il lavoro prima dei fatidici 67 anni.
Una volontà, quella di superare quota 100, confermata anche dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta del Pd. “Se riuscissimo ad introdurre dentro la prossima manovra, un intervento sull’ Irpef e un provvedimento pensionistico per superare quota 100 non sarebbe poco”. Il provvedimento dovrebbe impegnare molte meno risorse di quelle che si spendono per quota 100.
Le altre ipotesi sul tavolo
Il dibattito è più che mai aperto. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di rendere facoltativa l’uscita anticipata con il ricalcolo tutto col sistema contributivo, come proposto ieri dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. In quel caso i lavoratori con meno anni di contributi alle spalle potrebbero comunque decidere di andare in pensione, accontentandosi però di un assegno più basso.
Pensioni, la proposta choc della Cgil per superare quota 100
Intanto lunedì prossimo è previsto un nuovo tavolo con i sindacati. La Cgil ha già avanzato una proposta che prevede la possibilità di andare in pensione a 62 anni con almeno 20 anni di contributi, senza penalizzazioni e senza applicazione del solo calcolo contributivo. Una legge siffatta secondo ‘Repubblica’ costerebbe però anche 20 miliardi o più.
La proposta della Cgil è stata duramente criticata da +Europa che l’ha definita “scandalosa”, “un vero sabotaggio delle future generazioni”. “A confronto della proposta di Landini – ha dichiarato il vicesegretario di + Europa, Piercamillo Falasca – Quota 100 sembra una misura timida, tanto che non abbiamo dubbi sul fatto che Salvini sara’ certamente favorevole alla proposta di Landini”. Falasca ha poi accusato la Cgil “di essere il sindacato del passato, nemica dei giovani, a favore dei soliti quattro garantiti loro iscritti”.
Fonte:Today.it