L’area dei Campi Flegrei, situata a pochi chilometri da Napoli, è da tempo al centro dell’attenzione per il suo potenziale rischio vulcanico. Ma a preoccupare gli esperti oggi non è solo l’attività geotermica o il rischio di eruzioni, bensì l’alto livello di emissioni di anidride carbonica (CO2) che caratterizza questa regione. Un fenomeno che, oltre a rappresentare un serio problema per l’ambiente, potrebbe avere effetti devastanti anche sulla salute pubblica. I Campi Flegrei, una vasta area vulcanica, sono noti per la loro intensa attività geotermica. Questa regione è un “supervulcano” che, pur non manifestando eruzioni frequenti, è costantemente attivo sotto il livello del suolo. Le emissioni di CO2 provengono principalmente da fumarole, sorgenti termali e da fessure nel terreno, che rilasciano gas serra direttamente nell’atmosfera.

A questi si aggiungono le emissioni di CO2 provenienti da industrie locali, in particolare quelle legate all’energia e alla chimica. Il fenomeno non è nuovo, ma i livelli di anidride carbonica sembrano essere in aumento. Diversi studi scientifici hanno messo in evidenza un innalzamento delle concentrazioni di CO2 nell’aria in alcune aree specifiche, come Pozzuoli e Bacoli, che potrebbero raggiungere livelli pericolosi per la salute della popolazione. Le emissioni di CO2, seppur non visibili come altre forme di inquinamento, sono altrettanto dannose. Un eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera contribuisce al riscaldamento globale, accentuando i cambiamenti climatici. Ma il rischio maggiore per la popolazione locale è legato alla pericolosità dei gas nelle zone più prossime alle emissioni. La CO2 è incolore, inodore e può accumularsi in ambienti chiusi o in spazi con scarsa ventilazione. A livelli elevati, la CO2 può provocare gravi asfissie, con sintomi come mal di testa, vertigini, nausea e, nei casi estremi, il decesso. Nel 2023, alcuni studi condotti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno messo in evidenza che alcune zone vicino alle fumarole avevano livelli di CO2 superiori alla soglia di sicurezza. Sebbene la protezione della popolazione sia garantita da un monitoraggio costante, resta il fatto che l’area dei Campi Flegrei ha bisogno di strategie a lungo termine per ridurre le emissioni e prevenire potenziali rischi. Le soluzioni per fronteggiare il problema delle emissioni di CO2 nell’area flegrea non possono infatti prescindere da un miglioramento del monitoraggio ambientale. Grazie alla tecnologia, oggi è possibile analizzare in tempo reale le concentrazioni di CO2 nelle varie aree del cratere e nelle zone circostanti. Le reti di monitoraggio automatico, implementate dalla Protezione Civile e da enti di ricerca come l’INGV, sono essenziali per raccogliere dati precisi e tempestivi che possano supportare le decisioni politiche e sanitarie. Inoltre, le politiche locali devono considerare interventi strutturali per ridurre le emissioni provenienti dalle attività industriali, incentivando l’uso di fonti di energia più pulite.

 

Le amministrazioni locali possono lavorare con le imprese per sviluppare tecnologie in grado di ridurre l’impatto ambientale e favorire il passaggio a soluzioni sostenibili. Se da un lato gli esperti hanno lanciato numerosi allarmi sul rischio di esposizione al CO2, è fondamentale sensibilizzare la popolazione riguardo ai pericoli nascosti dietro la normalità quotidiana. I cittadini dell’area flegrea devono essere informati sui rischi e sulle misure preventive, come l’installazione di rilevatori di CO2 nelle abitazioni e negli edifici pubblici, e l’importanza di segnalare eventuali anomalie nelle concentrazioni di gas. In conclusione, l’area dei Campi Flegrei è un patrimonio naturale di straordinaria bellezza e rilevanza geologica, ma nasconde attualmente un rischio crescente legato alle emissioni di CO2. La comunità scientifica ha il compito di monitorare continuamente la situazione, ma anche le istituzioni locali e i cittadini devono fare la loro parte per mitigare i rischi e promuovere un ambiente più sano e sicuro. In un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, i Campi Flegrei rappresentano un’importante sfida che richiede un impegno collettivo per proteggere tanto la salute pubblica quanto l’ambiente.