L’aumento dei casi di infertilità da ridotta riserva ovarica ha stimolato gli esperti di Medicina della Riproduzione a studiare nuove tecniche e nuovi approcci per affrontare queste problematiche. Il ringiovanimento ovarico è oggi un’alternativa terapeutica sperimentale per le donne che hanno difficoltà di concepimento a causa di menopausa precoce, età avanzata e bassa riserva ovarica. A parlarci delle ultimissime frontiere in materia è la dott.ssa Daniela Galliano, Ginecologa ed esperta in Medicina della Riproduzione, direttrice del centro IVI di Roma, un’eccellenza nel panorama sanitario nazionale ed internazionale che, dal 1990 (anno della sua fondazione) ad oggi, ha contribuito alla nascita di oltre 250.000 bambini grazie alla costante innovazione e realizzazione dei trattamenti più innovativi della riproduzione assistita.

 

di Roberta Imbimbo

 

Dott.ssa Galliano, in cosa consiste e come funziona il ringiovanimento ovarico?

Il ringiovanimento ovarico è una alternativa terapeutica per le donne che presentano una riserva ovarica ridotta e quindi hanno una fertilità diminuita a causa dell’età, per cercare di ottenere una gravidanza con i propri ovociti all’interno di un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita. Il ringiovanimento ovarico comprende tutte le tecniche che puntano alla riattivazione delle cellule staminali e dei follicoli quiescenti nell’ovaio, e consiste nel ripristinare appunto la funzione ovarica attraverso l’iniezione di plasma arricchito di fattori di crescita in ciascuna ovaia, basandosi sul principio della Medicina Rigenerativa il cui l’obiettivo è quello di ripristinare l’”ambiente biologico”, imitando e accelerando i processi di rigenerazione dell’organismo stesso.

E’ possibile una strategia terapeutica mirata in caso di infertilità?

Il ringiovanimento ovarico è una strategia terapeutica sperimentale ed innovativa utilizzata nei casi in cui le difficoltà di concepimento nella coppia siano causate da una bassa riserva ovarica legata all’età o ad un intervento chirurgico reso necessario ad esempio per la cura dell’endometriosi. Viene quindi proposta come alternativa per aumentare le possibilità di successo del trattamento con gli ovuli propri della donna. Nonostante le ricerche in questo settore siano ancora recenti, pensiamo tuttavia che questo trattamento sia particolarmente sicuro ed efficace; ovviamente, sarà il professionista a proporre un percorso di cura estremamente personalizzato in base al quadro clinico della singola paziente.

Qual è il vostro approccio terapeutico a riguardo?

La procedura che attualmente proponiamo nella nostra clinica IVI a Roma – IVI Rigenera Ovaio – consiste essenzialmente nell’iniezione di plasma ricco di fattori di crescita (PRP) nell’ovaio della donna. Il procedimento prevede il prelievo di un campione ematico che verrà successivamente elaborato e sottoposto ad un processo di attivazione per provocare la secrezione di fattori di crescita e di rigenerazione da parte delle piastrine; successivamente si procede all’iniezione del PRP nell’ovaio della donna in modo da stimolarne la riattivazione. In base all’esperienza sin qui maturata, abbiamo osservato che in circa 2-3 mesi si possono avere informazioni importanti sull’efficacia del trattamento nella paziente. Mi preme sottolineare che nella maggior parte dei casi non assisteremo ad un aumento esponenziale della riserva ovarica, ma ad un incremento sufficiente per poter ottenere un numero maggiore di ovuli e poter effettuare un trattamento di fecondazione assistita autologa.

Asian pregnant woman holding ultrasound scan image, Expectation of a child and Maternity prenatal care and woman pregnancy concept.

Quali sono i punti di forza del vostro Centro?

L’eterogeneità delle pazienti che si rivolgono al nostro Centro ha dato l’impulso alla ricerca che mira allo sviluppo di nuove strategie destinate ad affrontare i problemi connessi con il trattamento di questo tipo di pazienti e a mettere a disposizione tutte le opzioni di procreazione possibili. Siamo lieti di mettere a disposizione l’esperienza dei professionisti IVI nella gestione dei casi di elevata complessità riproduttiva, insieme al costante lavoro di ricerca, che ha permesso lo sviluppo e l’implementazione delle tecniche più avanzate, come nel caso del ringiovanimento ovarico, ma le potenzialità della medicina riproduttiva sono ancora tantissime.