La struttura industriale del nostro Paese presenta un numero rilevante d’imprese a conduzione familiare, che rappresentano il 95% del totale complessivo e arrivano a generare circa l’80% del Prodotto Interno Lordo. Di queste, però, solo il 5-15% sopravvive alla terza generazione a causa della gestione non sempre ottimale del cambio generazionale. “Oggi grazie al Family Buy Out (FBO) uno o più familiari possono acquisire le azioni/quote dei parenti che intendono uscire dalla compagine sociale monetizzando il proprio investimento” sostengono Andrea Censi e Marco Salvatori dello Studio Censi Salvatori & Partners, altamente qualificato in materia societaria, aziendale, fiscale e del lavoro, nonché in Finanza Ordinaria e Agevolata a livello nazionale e comunitario.

di Roberta Imbimbo

 

Andrea Censi, socio fondatore dello Studio, in cosa consiste il Family Buy Out?

Durante il ciclo di vita di un’impresa a carattere familiare, può accadere che uno o più membri della famiglia decidano di rilevarla, sia per lo scarso interesse nel progetto imprenditoriale da parte degli altri componenti, sia per l’eventuale cambio generazionale. Il problema che in questo caso può sorgere è come pianificare la successione in azienda e come reperire le risorse finanziarie necessarie per liquidare le quote dei familiari che non intendono proseguire l’attività. Uno strumento finanziario che può risolvere questa problematica è il cosiddetto Family Buy Out, declinazione, in ambito familiare, del Leveraged Buy Out, tecnica che si fonda sull’utilizzo dell’indebitamento per l’acquisizione di un’impresa e largamente utilizzata nelle economie anglosassone. In estrema sintesi, tale operazione consente ai Soci interessati al proseguimento dell’attività, di acquistare le quote dei familiari non interessati, facendo ricorso a degli intermediari esterni per ottenere le disponibilità finanziarie necessarie al suddetto acquisto, senza utilizzare denaro proprio ma il cash flow (flusso di cassa) della Società.

In che modo?

I familiari intenzionati a proseguire l’attività nell’azienda di famiglia (target), costituiscono una società (c.d. NewCo), conferendo al suo interno le quote da loro possedute nella società target o in alternativa apportando capitale proprio. Successivamente, la NewCo chiede un finanziamento a terzi (istituti di credito/altri enti finanziari/ fondi di private equity), tale da consentire l’acquisizione di una partecipazione totalitaria o di controllo della società target, liquidando così i familiari non interessati a proseguire l’attività. L’operazione, si conclude con la fusione tra la New Co e la società target affinchè il debito vada in capo alla target. La Società, scaturita dalla fusione, rimborsa il prestito ricevuto e gli interessi annessi con i flussi di cassa generati dall’attività.

Quali vantaggi offre questa tecnica finanziaria?

Di ridurre il reddito d’impresa (e quindi la tassazione d’impresa) per effetto degli interessi sul debito da FBO e, cosa non meno importante, di conservare la proprietà e la gestione dell’attività imprenditoriale all’interno del nucleo familiare. Da ultimo consente una pianificazione dell’operazione in capo ai Soci persone fisiche, permette infatti agli stessi di ridurre al minimo l’impatto fiscale sulle eventuali plusvalenze realizzate utilizzando l’affrancamento sulle quote detenute dalle persone fisiche. In questo ambito è molto importante rivolgersi ad un team di professionisti esperti, che abbiano le competenze necessarie per gestire la complessità dell’operazione.

Marco Salvatori, socio fondatore, il vostro Studio è però altamente qualificato anche in Finanza Agevolata. Di cosa si tratta?

Accompagniamo ormai da più di 30 anni le aziende nell’area della “Finanza Agevolata”, intendendosi con questa espressione l’insieme di strumenti finanziari utilizzati dal Legislatore per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese, ma anche per sostenere la nascita di nuove realtà aziendali. Si tratta quindi di un elemento chiave della politica industriale nazionale, rappresentando uno dei più importanti stimoli dell’ecosistema imprenditoriale. Queste misure finanziare – che sono intraprese a livello comunitario, nazionale, regionale o anche locale – possono essere di vario tipo: contributi a fondo perduto da intendersi quale erogazione monetaria non soggetta ad un obbligo di restituzione; crediti d’imposta, sempre nella forma di fondo perduto, che permettono di compensare debiti fiscali e contributivi; finanziamenti agevolati o a tasso zero laddove si fa riferimento a una forma di prestito dalla durata variabile con tasso di interesse di gran lunga inferiore ai tassi di mercato; interventi in conto garanzia, intesi quali concessione di garanzie a valere generalmente sui finanziamenti pubblici.

Relativamente a questo specifico ambito di competenza, quali sono i tratti distintivi del vostro approccio consulenziale?

L’attività dello Studio si pone l’obiettivo di rispondere al concreto bisogno di consulenza in materia di incentivi alle imprese analizzando, in relazione alle singole esigenze aziendali, le possibili forme di agevolazioni finalizzate alla nascita di nuove imprese o alla loro crescita, al sostegno degli investimenti, all’attività di ricerca ed innovazione tecnologica, alla digitalizzazione del processo produttivo o alla penetrazione commerciale nei mercati esteri. Inoltre, a seguito dell’introduzione del “Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – documento strategico che definisce il programma di investimenti e di riforme che il Governo italiano ha predisposto per fronteggiare la crisi prodotta dalla pandemia Covid19 e sostenere il rilancio dell’economia del Paese – lo Studio assiste gli Enti Pubblici nell’attività di informazione, orientamento ed assistenza in ordine alle opportunità di finanziamento a fondo perduto a loro riservati. In tale contesto, assumono particolare rilevanza i contributi dedicati agli investimenti in tema di green deal, economia circolare, piattaforme digitali, cybersecurity, ecc.. Lo Studio assiste i propri clienti a 360 gradi, in tutte le fasi del processo di accesso ai fondi pubblici attraverso il costante monitoraggio delle norme agevolative e bandi; l’analisi delle caratteristiche delle aziende e lo studio di fattibilità ai fini della verifica dei principali requisiti per l’accesso alle agevolazioni; l’assistenza alla formalizzazione del piano di investimento e dei prospetti economico-finanziari; la definizione e la predisposizione della documentazione tecnica e amministrativa necessaria all’ottenimento dell’agevolazione; la predisposizione del progetto, della modulistica e della domanda di agevolazione; il supporto in fase istruttoria; la rendicontazione intermedia e finale del progetto. Grazie all’esperienza e professionalità maturate in tanti anni di attività è quindi in grado di massimizzare la custumer satisfaction con una consulenza di alto profilo.

 

 

Per maggiori info  (www.censisalvatori.it)