Gary Oldman, lettera aperta del figlio ‘contro’ la madre: “Accuse false e dolorose”

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Gulliver Flynn Oldman ha voluto scrivere una lettera aperta in difesa di suo padre, Gary Oldman, e contro la madre Donya Fiorentino. Subito dopo la cerimonia degli Oscar, che hanno visto trionfare Oldman come migliore attore per il suo Churchill in L’ora più buia, la ex moglie dell’attore ha dichiarato alla rivista Tmz: “Complimenti Gary e complimenti agli Academy per aver premiato non uno, ma due molestatori. Pensavo ci fossimo evoluti. Che fine ha fatto il movimento #MeToo?”.
Oltre all’attore la donna fa riferimento a Kobe Bryant, accusato di abusi nel 2003 e salito sul palco del Dolby Theatre per ritirare la statuetta per il miglior corto d’animazione, Dear Basketball, che il campione ha scritto per la regia di Glen Keane. Fiorentino invece aveva accusato Oldman di violenza per la prima volta nel 2001. I due sono stati sposati dal 1997 al 2001 e, secondo quanto detto dalla donna, le violenze sia psicologiche che fisiche sarebbero iniziate dopo il divorzio. Gary Oldman avrebbe addirittura tentato di strangolarla e colpita con un telefono di fronte ai suoi figli, Gulliver e il più piccolo Charlie.

Ma non c’è niente di vero in tutto questo, ha voluto dire Gulliver Oldman, scrivendo un’appassionata lettera aperta che è stata poi condivisa sull’account Twitter del premio Oscar. “È stato pesante e doloroso vedere scritte di nuovo quelle false accuse contro mio padre, specialmente dopo che tutto questo era stato chiarito anni fa”. Gulliver si rivolge al padre come alla sua “unica guida” o al “suo eroe”. Gary Oldman ha ricevuto la piena custodia dei figli dopo il divorzio dalla moglie e di questo Gulliver dice “è stata una grazia, una fortuna”. Di sua madre invece parla come di una donna con dei problemi: “È stata una persona triste e ha sofferto per la maggior parte della sua vita, tutte le bugie che continua a ripetere sono diventate la sua realtà, a mio padre e tutti noi hanno causato solo dolore”.

Scrivendo questa lettera Gulliver spera di difendere suo padre “come uomo e come attore” e in questo momento così importante della sua carriera spera riesca a “godere dei risultati del suo lavoro”. Per questo il suo desiderio è che smettano tutti di “ripetere, condividere e credere a queste bugie”. Chiarendo poi di essere un sostenitore dei movimenti #MeToo e Time’s Up, le iniziative nate a Hollywood per combattere le molestie e le non eque condizioni alle quali sono costrette a lavorare alcune donne, Gulliver ha chiarito che il suo intento non è di screditare i movimenti, ma solo ricordare che “nel caso di suo padre si può parlare solo di innocenza. Come è stato dimostrato anni fa”.

Fonte http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/03/07/news/gary_oldman-190666175/