Oggi la mastoplastica additiva è uno degli interventi di Chirurgia Plastica Estetica maggiormente richiesti dalle donne di ogni età. Ad illustrarci le ultimissime frontiere in materia è il dott. Luca Vittozzi, Medico Chirurgo napoletano, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica  che, nel corso della sua lunga carriera professionale, ha eseguito moltissimi interventi di mastoplastica additiva, rispettando i migliori standard di sicurezza e qualità.

di Roberta Imbimbo

Dott. Vittozzi, quanto è diffusa oggi la mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva, il cui scopo è quello di aumentare il volume del seno al fine di migliorare l’armonia del corpo femminile, è uno degli interventi di Chirurgia Plastica Estetica più eseguiti al mondo. Solo in Italia, migliaia di donne hanno ritrovato la forma e la femminilità desiderate grazie a tale chirurgia. Pochi altri interventi chirurgici dispongono di una casistica così imponente che – col passare degli anni – ha potuto beneficiare di un perfezionamento delle tecniche chirurgiche, oggi sempre più a dimensione di paziente, di protesi di altissima qualità e di un environnement di sicurezza sanitaria.

Quali sono le ultimissime frontiere della chirurgia estetica del seno?

Nel corso degli anni le metodiche interventistiche si sono evolute notevolmente. Il progresso tecnologico, l’affinamento di tecniche sempre più mininvasive e la personalizzazione dell’intervento (ogni donna viene valutata nella sua unicità) garantiscono risultati sempre più armonici e naturali (con cicatrici oggi poco visibili), un recupero più rapido (ed indolore) e un minor trauma chirurgico. L’intervento, che ha una durata complessiva di circa un’ora, viene svolto in day surgery, generalmente in anestesia locale per permettere un più rapido recupero post-operatorio. Al termine dell’operazione, alla paziente viene applicata una medicazione compressiva, sostituita successivamente da un reggiseno contenitivo da indossare per alcune settimane, così da favorire il drenaggio dei liquidi ed una guarigione più rapida dei tessuti. Spesso la mastoplastica additiva non è eseguita per fini puramente estetici ma numerose sono le richieste di pazienti che presentano malformazioni congenite o acquisite in seguito ad interventi oncologici demolitivi (amastia, mammelle tuberose, asimmetrie mammarie).

Non solo l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, ma anche materiali sempre più all’avanguardia contribuiscono oggi al successo di questo intervento. E’ così?

Esattamente. L’evoluzione dei materiali ha reso le protesi mammarie molto più sicure rispetto a quelle impiegate in passato. Oggi, ad esempio, il rischio di contrattura capsulare, una delle evenienze più frequenti che si manifestano in seguito ad un intervento di mastoplastica additiva, è estremamente ridotto grazie alle caratteristiche della superficie della protesi, non più macrotesturizzata ma micro o nanotesturizzate.

Le protesi moderne contengono inoltre un gel coesivo, discretamente consistente che,  in caso di rottura del guscio, non si spande all’esterno.

Oggi la mastoplastica additiva è un intervento sicuro e molto prevedibile se eseguito da mani esperte all’interno di strutture accreditate.

La chirurgia di aumento del seno è una procedura di routine che garantisce ottimi risultati, di grande soddisfazione per la paziente, se e solo se eseguita da uno Specialista in Chirurgia Plastica Estetica  e Ricostruttiva che ha maturato una significativa esperienza in questo particolare distretto anatomico. E’ quindi fondamentale non cedere alla tentazione di rivolgersi a medici non specialisti che offrono prestazioni low cost in strutture non autorizzate (centri estetici, ambulatori, ecc..). Trattandosi di un intervento chirurgico vero e proprio, le eventuali complicanze od emergenze possono essere agevolmente gestite da uno Specialista esperto, che opera all’interno di strutture debitamente autorizzate ed attrezzate dal SSN. Non a caso, a tutela delle pazienti, la legge limita l’esecuzione di impianti protesici mammari a medici  e a strutture caratterizzati da determinati requisiti specifici, imponendo l’abbandono di tale pratica da parte di professionisti improvvisati.

 

Per maggiori info (https://www.lucavittozzi.it)