Le vertenze in materia di lavoro – ossia i contrasti che possono nascere tra un lavoratore e un datore di lavoro in merito ad alcuni aspetti del loro rapporto, quando si presume che siano stati lesi diritti o aspettative tutelati dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva – sono sempre più in aumento nel nostro Paese. Da oltre 30 anni, lo Studio legale Pelosi  – presente in diverse province italiane quali, ad esempio, quelle di Venezia, Latina, Cagliari, Sassari, Napoli, Roma, Caserta, Salerno – assiste i propri clienti con professionalità ed esperienza in tutte le controversie di lavoro, scegliendo la strategia più efficace che il caso concreto ci offre.

 

Oggi si sente parlare spesso di avvocato lavorista. Avvocato Pelosi vorrebbe spiegarci chi è e cosa fa questa importante figura professionale?

L’avvocato lavorista è un professionista che ha maturato una preparazione specifica nel diritto del lavoro, ove per diritto del lavoro si intende quell’insieme di norme di legge (imperative, vincolanti ed inderogabili),  e contrattuali che disciplinano il rapporto di lavoro e più specificamente quello subordinato in quanto, storicamente, in tale tipo di lavoro esiste una rilevante disparità tra le parti, che determina l’esigenza di tutelare la parte debole, il lavoratore, dato il coinvolgimento non solo della sua persona fisica, ma anche della sua personalità morale, della sua libertà e dignità. Il fine del Diritto del Lavoro è, quindi, la disciplina della relazione giuridica tra il datore di lavoro ed il lavoratore, attenuando gli effetti più deleteri della subordinazione. È ovvio ed evidente quindi che chiunque abbia una problematica attinente al proprio rapporto di lavoro possa richiedere una consulenza ed un’eventuale difesa nelle opportune sedi.

Quali sono le consulenze più richieste oggi?

Da oltre 30 anni mi occupo personalmente dell’assistenza e della difesa dei lavoratori, la parte più debole del contratto di lavoro; questa è una scelta di campo dettata da una precisa responsabilità sociale. Le consulenze più richieste sono quelle relative alle differenze retributive derivanti da un’errata attribuzione del giusto livello contrattuale previsto dal CCNL di categoria. Mansioni superiori svolte e non riconosciute in busta paga; lavoro supplementare e/o straordinario svolto e non retribuito; abuso dell’uso del potere disciplinare da parte del datore di lavoro, sono situazioni non rispettose di diritti Costituzionalmente tutelati e che necessitano pertanto di una consulenza accurata e qualificata da parte del giuslavorista. L’articolo 36 della Costituzione stabilisce infatti il principio per cui ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Spesso, invece, i datori di lavoro erogano ai lavoratori e lavoratrici una retribuzione che viola questo principio. Ed è in questi casi che interviene il mio Studio legale, offrendo ai propri clienti una consulenza qualificata ed approfondita, valutando la fondatezza delle pretese dei lavoratori e favorendo il più possibile una mediazione tra le parti, una soluzione stragiudiziale. Solo se ciò non dovesse avvenire si valuterà se proseguire con azione giudiziaria. Mi consenta di chiudere questa chiacchierata evidenziando  l’errore più banale che i datori di lavoro commettono oggi: è la mancanza di gratificazione umana, che dovrebbe invece rappresentare una priorità in ogni contesto lavorativo!

Per maggiori info: Cell. 3289855920 – www.centrolegale.it