Regione Lazio, via allo Zingaretti bis. Prime crepe nell’opposizione

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Serviva un voto in più. Ne arrivano 4 a contribuire a un bis scontato (la rielezione di mr. preferenze Daniele Leodori sulla poltrona di presidente della Pisana) ma, soprattutto, a marcare l’avvio della nuova legislatura, l’undicesima, che nasce sì sotto le insegne dell'”anatra zoppa” ma che potrebbe, presto o tardi, trasformarsi in qualcos’altro.

Lo raccontano, già al debutto, i numeri di ieri, emersi dalle votazioni ( tutte a scrutinio segreto) per eleggere l’ufficio di presidenza del consiglio regionale del Lazio dove, sulla carta, la maggioranza di centrosinistra è in realtà minoranza ( 25 voti contro i 26 delle opposizioni).

Alla terza “chiama”, il dem Leodori ne incassa 29, e il primo a stringere la mano del presidente dell’Aula è proprio l’anatra zoppa Nicola Zingaretti che supera indenne il primo passaggio e, soprattutto, osserva con ottimismo le spaccature emerse nelle opposizioni. Perché, davanti agli occhi del governatore si palesano una frattura dentro al centrodestra e una dentro i 5 Stelle, spazi politici da sfruttare per navigare con meno incertezze in questa fase iniziale.

La prima arriva con la votazione dei vice di Leodori: Forza Italia si divide tra Pino Simeone (spinto dal potente coordinatore regionale, Claudio Fazzone, area Tajani) e Adriano Palozzi ( sponsorizzato da un altro big, Maurizio Gasparri). La spunta Palozzi che conquista 11 voti, due in più di Simeone, e afferma raggiante: “Il centrodestra ha rifiutato l’imposizione del nome di Simeone “.

La seconda frattura è targata M5S che pure conquista la vicepresidenza con Devid Porrello: a lui vanno 15 voti, 5 in più dei seggi 5 Stelle, tutti arrivati dal centrosinistra che ricambia il ” favore” dei voti a Leodori. A restare all’asciutto è Valentina Corrado, la (nuova) rivale della capogruppo Roberta Lombardi: per disciplina, la Corrado rinuncia alle ambizioni di vice d’Aula e punta tutto sul ruolo di segretario della Pisana. Rimane con un pugno di mosche, quando incassa solo 10 preferenze, le stesse del consigliere leghista Daniele Giannini, promosso da regolamento perché più anziano. “La Lombardi non ha messo per me lo stesso impegno che ha usato per l’elezione di Porrello. Bastava un voto in più. Si è dimostrata divisiva ” , si sfoga la Corrado che adesso pensa a un ricorso per le quote rosa: ” Nell’ufficio di presidenza c’è solo una donna ” .

L’eletta a cui fa riferimento la 5 Stelle è Michela Di Biase, già consigliera comunale a Roma, capogruppo Pd in Aula Giulio Cesare, consigliera

regionale e adesso anche segretaria d’Aula. A completare l’ufficio di presidenza è Gianluca Quadrana, della civica di Zingaretti.

La prima giornata si chiude così, in attesa dell’intervento del governatore mercoledì 11. Dallo scranno più alto, Leodori ringrazia tutti e ricorda: “La campagna elettorale è finita”. E, al di là delle dichiarazioni battagliere di qualcuno, è difficile ce ne sia un’altra a breve.

Fonte http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/04/05/news/il_consiglio_regionale_zingaretti_buono_l_esordio_faide_nel_centrodestra_e_m5s-193025702/